BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Symph Black |
'In Saturn Mystique' è il secondo album per la band torinese. Per chi non li conoscesse, i Maldoror hanno esordito con 'Ars Magika' nel’98 per l’Alkaid Records, che li ha da subito fatti conoscere e apprezzare per un’originalità e freschezza di suoni invidiabile. Il loro sound è da inquadrare in un black sinfonico, cupo, teatrale e occulto, con brani molto spesso suonati a velocità sostenute. Rispetto al debut album, troviamo qui delle differenze che si rendono evidenti sin dalle prime battute e si possono riassumere in una registrazione nel complesso più potente e nitida, e le tastiere che, pur riprendendo le atmosfere oscure e misteriose del passato, vengono impreziosite da suoni prettamente elettronici e astrali. Molti dicono che in Italia i gruppi non abbiano fantasia o siano succubi di sonorità estere, beh, con i Maldoror (e quello che ne è stato dopo, nelle sue molteplici reincarnazioni, Textbook Of Modern Karate o Thee Maldoror Kollective) questo rischio non si corre minimamente. Io penso che il loro punto di forza risieda nell’uso coinvolgente e prezioso delle tastiere, unito a un riffing di chitarra melodico e frenetico e a uno screaming pazzesco, che li caratterizza e li rende riconoscibili. Brani top: "E.O.N. Mysterium", "Osiris Elettro Mantrum" e i sedici minuti di "Quinto Arcano".
(Northern Darkness Records/Rude Awakening Records - 2000/2017)
Voto: 80