Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Pluto Jonze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pluto Jonze. Mostra tutti i post

martedì 14 dicembre 2021

Pluto Jonze - Awe

#PER CHI AMA: Indie/Alternative/Psych Pop
Pluto Jonze è un produttore, songwriter e performer proveniente da Sydney, innamorato della psichedelia quanto del pop che si diletta da circa un decennio, a sperimentare melodie e intrugli sonori, che spaziano tra idee prese in prestito al buon John Lennon ad un certo glam di stampo Marc Bolan/Elton John, passando per lo strano mondo di Wayne Coyne e compagni, giocando con la psichedelia, cogliendo a tratti, nella sua musica, atmosfere e modi di fare tipici, proprio dei The Flaming Lips più elettronici e solari. C'è un certo modo di riscrivere il pop con gusto e classe, che mi ricorda anche le gemme dei britannici The The, magari quelli di 'Soul Mining' del 1983, riveduto e corretto con gli accenti del moderno verbo e tutta la tecnologia della odierna musica elettronica, con velate parvenze dance e lontanamente anche soul. Bisogna ammettere che il singolo "Rumschpringe" è un brano stratosferico, carico di luce pop in tutte le sue forme, e meriterebbe la vetta di molte classifiche mondiali, con un ritornello perfetto da cantare a squarcia gola con una vena ipnotica e vagamente corale, un brano molto solare. "Moonmaking" si destreggia in un cantautorato molto vicino al soul elettronico con bassi profondi e melodie ammalianti. Proseguendo nell'ascolto di 'Awe' posso confermare essere un disco di ottima fattura, peculiare nella sua produzione dove si nota peraltro un gran lavoro nella ricerca delle sonorità usate, un bel prodotto che risulta al contempo, assai orecchiabile e radiofonico, pur mantenendo sempre un legame solido con il mondo del pop d'autore di buona caratura. Il loop di violino inserito nel contesto di una struttura soul, come accade nella title track, è un marchio di fabbrica per l'autore australiano che si inserisce a forza in un contesto governato da ottimi artisti del calibro di Saint Vincent e la K.D.Lang di 'Invincible Summer', dopo essere uscita indenne dagli scontri della Yoshimi Battles The Pink Robots. Niente male il classicismo space di "Walk Off the Edge With Me", e gli arrangiamenti beatlesiani, riletti in chiave moderna, di "I'll Try Anything", ed interessante è la particolare voce quasi da figlio dei fiori, cosi visionaria e astratta, di Pluto Jonze, che canta e suona quasi tutto, in tutte le canzoni, aiutato solo da pochi intimi amici musicisti. Il disco va a chiudersi dopo "New Morning High" con il romantismo di "Blue China", completando una carrellata di brani decisamente ben ragionati e costruiti per rimanere nella memoria dell'ascoltatore, trasportandolo in una realtà di sogno e allucinazione pop di tutto rispetto. (Bob Stoner)