BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Brutal Death |
No, no e ancora no... mi rifiuto di recensire una tale porcheria!!! Cinque ragazzotti che vomitano nei microfoni, strapazzano i loro strumenti, facendo uscire solo dei suoni brutali in linea con la peggior tradizione brutal statunitense. Il quintetto di New York City ci sputa addosso dieci tracce di pessimo brutal death metal, tra il più putrido mai sentito negli ultimi tempi. Di certo non coadiuvati da una buona produzione, il sound dei Revenance è un attacco ferale ai nostri pochi sopravissuti neuroni cerebrali: chitarre marcissime, blast beat, voci in acido miscelate a grugniti dall’oltretomba, fughe in territori grind e il gioco è presto fatto. Mi stupisce il piacevole assolo della title track, così come pure “Catharcyst”, quinta traccia dell’album, strumentale e completamente arpeggiata, che si differenziano dal resto di questo banale “Omen of Tragedy”. Per il resto è solo noia, con i conclusivi 15 minuti di cicale (si avete capito proprio bene, sto parlando del verso della cicala) a prenderci per il culo, con questo orrido disco... L’edizione limitata (fortunatamente 500 sole copie) include anche un poster e qualche adesivo. Catastrofici... da allora infatti (era il 2006) solo silenzio. (Francesco Scarci)
(Permeated Records - 2006)
Voto: 45
http://www.purevolume.com/revenance
Voto: 45
http://www.purevolume.com/revenance