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domenica 21 novembre 2021

Tenebra - What We Do is Sacred

#PER CHI AMA: Stoner Rock
Tornano i Tenebra con un EP di tre pezzi giusto per non deludere le aspettative di coloro che attendevano un nuovo album dei nostri nel 2021 mentre in realtà quello dovrebbe vedere la luce solamente nel 2022. E allora meglio farsi andare bene questi tre brani, peraltro racchiusi in poco più di dodici minuti di sonorità psych stoner rock (e chi più ne ha più ne metta), che dall'iniziale "Cracked Path" (per cui è stato girato anche un video) alla conclusiva "Primitive Man", cover dei Jerusalem, ci confermano l'eccellente stato di forma della band bolognese, sempre guidata dalla stentorea ugola di Silvia, una cresciuta a pane e Soundgarden. Comunque, l'opening track spacca che è un piacere con quel suo rifferama oscuro di settantiana memoria (scuola Black Sabbath ovviamente) e la voce della frontwoman che alla fine catalizzerà tutta l'attenzione. In "Hard Luck" la voce di Silvia sembra grattare di più, quasi fosse sotto l'effetto di un paio di bicchierini di whiskey, mentre il sound è ritmato, fatto salvo quel rallentamento lisergico quasi a metà pezzo, prima che venga lasciato più spazio alla componente strumentale. In chiusura di 'What We Do is Sacred', ecco la cover dei Jerusalem, band inglese di primi anni '70 dedita ad un hard rock graffiante e robusto, con tutti gli strumenti qui e l'atmosfera creata (attenzione all'assolo di flauto) che si configurano al giusto posto, quasi a ricalcare pedissequamente l'originale, da cui si distaccano semplicemente per una produzione ben più cristallina. Alla fine questo EP rappresenta un gustoso antipasto per coloro che attendono con ansia l'uscita del secondo album dei Tenebra. (Francesco Scarci)