#PER CHI AMA: Indie/Alternative |
Nella solleticante interpretazione suggerita dal concept, il modello matematico della teoria del caos sulle interazioni meccanicistiche tra particelle si applicherebbe alle interazioni umane e sociali. Come il battito di una farfalla potrebbe generare un uragano ("Butterfly"), così un singolo errore potrebbe condurre al termine della vita ("Shame"), o una risposta sbagliata alla perdita di un affetto ("Miles Away"). Come i suoni dilatati e Lanois/iani dell'introduttiva "Chaos Theory" prefigurano nel prosieguo scenari più visionari e distopici ("One Day More", "Lost in the Shadows", "21st"), così il pop solo immaginificamente space delle prime canzoni acquisisce mano a mano una profondità siderale (sentite "Butterfly" vs. "21st"). Gli autori citano Sum 41 e Linkin' park (sentite "One Day More" e "My Horizon"), ma voi avete passato i quaranta e quella roba lì mica la conoscete, così vi accontentate di rilevare i Red Hot Chili pop di 'I'm With You' ("Miles away") e, qua e là, i Porcupine Tree crepuscolari di 'The Incident' ("Shame" e "The Last"). Sperando di cavarvela. (Alberto Calorosi)
(4inaroom Records - 2017)
Voto: 75
https://www.facebook.com/MyMonthlyDate/
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