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mercoledì 21 novembre 2012

Menace - Heavy Lethal

#PER CHI AMA: Heavy Metal, Judas Priest, Anvil
“Back to the 80s”… Così si potrebbe sintetizzare l'esistenza stessa dei Menace e questo "Heavy Lethal" è il manifesto di una strada controcorrente che l'heavy metal ("hard and pure" come direbbero gli Skanners) della band vicentina, percorrere ormai da tempo. Nati alla fine degli anni ’90, i nostri danno alla luce, dopo numerosi cambi di line-up, l'EP "Quake Metal" nel 2003, e da poco hanno rilasciato questo full length, sotto My Graveyard Productions. Dopo il primo ascolto la prima reazione è un'improvvisa voglia di farmi ricrescere i capelli, cercare i bracciali di borchie, il chiodo e gli anfibi che usavo quando ero magro, e cominciare a girare per le strade guardando male chi non è vestito come me, ovviamente con la maglietta degli Iron Maiden indosso, t-shirt che ora come ora potrei usare più come top o bandana. L'unico aggettivo che può andar bene per descrivere qualsiasi particolare di questo disco è "heavy metal": l'artwork è heavy metal, il sound è heavy metal, tutte le immagini del cd sono heavy metal, le liriche sono heavy metal, il font è heavy metal. Oltre che heavy metal, questo debut è genuino e personale, completamente autoprodotto, sia in fase di registrazione che di mixaggio, senza nessun ausilio di diavolerie tecnologiche, e ciò fa trasparire tutta la vecchia scuola del gruppo che ci fa scapocchiare, con i suoi travolgenti riff di matrice NWOBHM, le vocals figlie di Rob Haldford e King Diamond, ed una batteria che si lascia scappare up-tempos adrenalinici; peraltro, la rabbia e la potenza che scaturiscono dalle composizioni di “Heavy Lethal” è quella d'altri tempi, ed ogni componente sa dare il suo prezioso contributo a questa eccelsa rappresentanza di classicità. Non c'è molto da dire, se non che questo lavoro, che può sembrare alquanto obsoleto, ci fa notare la più totale mancanza di una solida base nel metal delle nuove generazioni e rappresenta uno spirito ed una devozione alla musica che oramai è difficile da ritrovare; ovviamente vi suggerisco di non perdervi assolutamente un loro concerto, dato che sono rarissime le apparizioni live. Consigliato a tutti quelli che girano ancora con le braghe in pelle. (Kent)

(My Graveyard Productions)