Devo essere sincero, i Kenos non sono mai rientrati tra i miei ascolti preferiti, pur avendoli seguiti fin dai loro esordi a livello di demo, con il famoso “Rigor Mortis”. A distanza di tre anni dal precedente “The Craving”, mi avvicino ancora una volta con titubanza alla loro proposta musicale per recensirli, ma dopo aver infilato il loro cd nel lettore, mi trovo nella situazione di dover verificare se effettivamente quelli che sto ascoltando siano realmente i Kenos. Già dall’iniziale “Room Sexteen” infatti, il quintetto mi stupisce per la modernità dei suoni, la freschezza della proposta, l’utilizzo di female vocals e di ritornelli accattivanti, ma che diavolo è successo? Per carità sono felicissimo, mi ritrovo addirittura a fischiettare le magnifiche melodie della opening track. L’inizio di “2012 Omega Assimilation” mi richiama per le sue vocals i Cradle of Filth, ma poi l’impianto musicale è più propriamente thrasheggiante, (anche se dentro di me vorrei dire rockeggiante) nel suo incedere iniziale, per poi esplodere in un susseguirsi di emozioni, con le vocals di Alessio Giudice che si alternano tra il lugubre (Dani Filth docet), il clean, il growl e l’evocativo, mentre le ritmiche si rincorrono impazzite in un intricata mistura di rock schizofrenico, supportato da arrangiamenti orchestrali, direi magistrali. Non so cosa sia successo alla band ma il risultato è a dir poco sorprendente. La terza “Encounter” fa un po’ il verso ai godz svedesi Meshuggah, pur mostrando qualche segno di cibernetica provenienza. Una piccola pausa con “I Remember” ed ecco i nostri tornare a segnare il passo con la title track e incendiare l’aria. “X-Torsion” è un altro esempio di come i nostri siano stati in grado di evolvere il proprio sound nel corso di questi anni e della loro innata capacità di saper miscelare la furia del death con i tecnicismi del prog e decine di altre contaminazioni derivanti dalla musica elettronica, come pure dal classic metal (“in “Bitchswitch” i nostri giocano a fare un po’ gli Iron Maiden di turno, song che rientra tra le mie favorite) o al cyber stile Fear Factory. Finalmente, la band ha fatto il colpo gobbo e questa volta il loro cd non è da lasciarselo scappare in alcun modo. Ritmiche assassine alternate a riff raffinati, momenti atmosferici, giravolte progressive, sfuriate black, ballad acustiche, rock’n roll, schegge elettroniche e tanto sano groove, convivono tutti insieme in questo interessantissimo lavoro, che finalmente consacra una band dalle grandi potenzialità, mai completamente esplose a mio avviso, ma che con questo “X-Torsion” centra finalmente l’obiettivo. Bravi, graditissimo come back! (Francesco Scarci)
(My Kingdom Music)
Voto: 75