#PER CHI AMA: Doom Progressive, Death SS, Paul Chain, Antonius Rex |
Questa band italiana, nata nel lontano 1998 a Pordenone, dopo alcuni lavori e cambi di formazione, è riuscita nel corso di questo anno a dar vita a un 12” EP (uscito anche in cd) molto interessante, dato alle stampe dalla Beyond Productions, che fa seguito all'album del 2012 dal titolo 'Carmin Mortiis'. Il batterista Lord Daniel Omungus e il chitarrista Sir Robert Baal, con l'aiuto alla voce del Profeta Isaia e al basso del Barone Von Hayden, riescono nell'impresa di raccogliere l'eredità di band futuristiche un tempo ed ora divenute storia del dark metal e del prog italiano come Goblin, Antonius Rex e Death SS, senza dimenticare la vena psichedelica e cosmica del mostro sacro Paul Chain e un certo doom stile Skepticism. L'incanto è servito! Loro lo definiscono "Ritualistic Dark Doom Metal Opera" e mostrano un sound stregato carico di suggestioni macabre, prevalentemente dai ritmi rallentati e circondato da ombre e figure orrorifiche. In queste sole tre composizioni (per la durata circa di un quarto d'ora) vi è molta devozione verso una certa cinematografia horror vintage di serie B ma anche è l'amore per i sopraccitati miti del rock italiano e doom internazionale si sente un po' ovunque nel platter. I Disharmonic mostrano di aver imparato a dovere la lezione donandoci questa insana vetrina di suoni e umori noir che trovano un apice d'armonia tra lo spettro di uno splendido sax e il teatrale, maligno recitato (in lingua madre) del brano che conclude l'opera. Infatti, 'Il Rituale dei Morti' è una suite ritualistica divisa in 3 atti, dedita all'invocazione dei defunti, quindi non esitate a resuscitare facendovi aiutare da questo EP di gran classe. Progetto stravagante e di nicchia, ma splendidamente realizzato. Da ascoltare. (Bob Stoner)
(Beyond Productions - 2014)
Voto: 80