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martedì 18 giugno 2024

Houle - Ciel Cendre et Misère Noire

#PER CHI AMA: Epic Black
Li avevo particolarmente apprezzati in occasione del loro EP omonimo del 2022, tornano oggi gli Houle con il loro debut album su lunga distanza. 'Ciel Cendre et Misère Noire' è il titolo di questa nuova opera del quintetto parigino, che aveva peraltro ben figurato, con il loro dischetto improntato su di un black melodico dal taglio scandinavo. Questi nuovi otto pezzi confermano quindi quanto di buono avevo scorto nel ribollente sound dei nostri. Le danze si aprono con una breve ma inutile intro; largo poi alle spigolose ma melodiche chitarre de "La Danse du Rocher", un brano che si muove tra scorribande al fulmicotone e parti più atmosferiche, in cui la voce della brava Adèle Adsa (aka Adsagsona), passano contestualmente da uno screaming efferato a un cantato più evocativo e pulito. Il giochino dell'alternanza furia pirotecnica/parti compassate consta di tre giri con il medesimo canovaccio, ove si possono percepire i molteplici stati d'animo che la band vuole trasmettere. "Mère Nocturne" ripropone invece quelle epiche linee di chitarra che già mi avevano colpito ai tempi dell'EP, sia a livello ritmico che solistico. Il brano scorre via veloce anche con la classica alternanza vocale fino alla più crepuscolare "Sur les Braises du Foyer". Questa propone un black mid-tempo, almeno nei suoi primi due minuti, ma poi si lancia in un più ferino attacco iconoclasta che sembra ammiccare tra l'altro, a un che dei primi Cradle of Filth, vuoi per una certa animosità vampiresca che per certe ambientazioni dal taglio gotico. Il risultato è buono, ma devo ammettere che qualitativamente parlando, avevo maggiormente apprezzato l'EP di debutto, forse per una maggior freschezza di idee. Le stesse che ci vengono in aiuto in "Derrière l'Horizon", brano incisivo, solido e dotato di buone melodie che ancora mi richiamano però 'Cruelty and the Beast' di Dani Filth e soci. Non che sia un male anzi, visto che per me quello rimane il top album della band inglese, solo che permane la sensazione che i vecchi brani mostrassero un pizzico di originalità in più. Un breve break strumentale evocante i suoni del mare (e ancora torna in auge ciò che la band definisce "Marine" black metal) e arriva il momento di "Sel, Sang et Gerçures" e quel suo pulsante basso in apertura da cui ripartire con una turbolenta ritmica nera come il carbone in supporto allo screaming efferato della frontwoman. Interessante in questo pezzo la parte corale che anticipa un bridge che chiama in causa l'epicità nordica dei Windir e da cui si dipana per un paio minuti, prima di afflosciarsi nelle note conclusive del pezzo, in un lungo arpeggio di chiusura che ci accompagna delicatamente a "Née des Embruns". Qui ad attenderci il suono delle onde del mare (e il garrito dei gabbiani), su cui si accoderà un lungo e malinconico giro di chitarra acustica (chi ha citato gli Shining?) che sembra presagire un'ultima violenta ondata black che esplode puntuale in una sorta di fuoco d'artificio vero e proprio, arricchito però da melodie folkloriche e parti più veementi, che confermano definitivamente la bontà dell'ensemble transalpino. (Francesco Scarci)
 
(LADLO Productions - 2024)
Voto: 75
 

lunedì 28 novembre 2022

Houle - S/t

#PER CHI AMA: Epic Black, Windir
New sensation da Parigi? Il quintetto di oggi risponde al nome Houle e arriva sulla scena con questo EP omonimo di debutto che segna la prima pietra miliare per la discografia dei nostri. Quattro pezzi black che sembrano pescare a piene mani dal black scandinavo con un sound tagliente ma altrettanto melodico. Il suono dei gabbiani apre l'iniziale "Le Continent", una traccia che parte in sordina, con un paio di giri di sei corde quasi a voler prendere confidenza con noi. Poi un'esplosione di chitarre epiche e sferzanti e quella voce graffiante della vocalist Adèle Adsa (alias Adsagsona) dotata di un piglio scream davvero notevole. Le chitarre scivolano via crudeli ma tutta la mia attenzione rimane focalizzata sull'ottima performance della frontwoman parigina che nel corso del brano avrà modo di palesare anche il suo cantato pulito e in growl. Il sound non sembra, almeno apparentemente, granchè originale, a parte essere ben suonato e coinvolgermi quanto basta per non indurmi a skippare al pezzo successivo. Il finale però è travolgente, tra cambi di tempo e di tonalità vocali, cosi come pure ci sta alla grande quel fantastico assolo conclusivo, scuola Windir, che accresce la mia curiosità verso i cinque musicisti. L'attenzione è catturata ora del tutto. Mi soffermo sui suoni delle onde che introducono "Au Loin la Tempête", e sulla forza d'urto a cui ci sottopongono i nostri subito dopo, cosi come pure alla stravaganza di suoni e soprattutto voci che mi fanno prendere le distanze da quel concetto di originalità espresso pco più in alto sugli Houle. La band ha buonissime idee e riesce qui a convogliarle in una direzione musicale più vicina a certi suoni di depressive black, coniugati ad un'epica componente che sembra costituire il marchio di fabbrica del combo transalpino. Sono sempre più curioso e la lunga "La Dernière Traversée" (il concept del disco è marino, se non fosse stato abbastanza chiaro) non fa altro che confermare le mie attese grazie ad una lunga intro di basso (una specie di "My Friend of Misery" dei Metallica) al quale farà seguito una devastante tempesta sonora tra le cui note si metterà nuovamente in mostra la teatralità insita nella voce di Adsagsona, vero punto di forza dell'act francese, in un brano dai lineamenti melo-black dei migliori interpreti della scena. Il brano si muoverà ancora tra chiaroscuri eleganti, break strumentali e splendide fughe chitarristiche che innalzano ulteriormente il livello qualitativo espresso dagli Houle. In chiusura, la belligerante "Sous l'Astre Noir" con il suo tremolo picking ad accompagnare la voce dell'ottima vocalist, sancisce verosimilmente che una nuova bestia oscura è pronta a prendersi la scena. A questo punto, confido di sentirne delle belle in futur non troppo lontano. (Francesco Scarci)

(LADLO Productions - 2022)
Voto: 78

https://ladlo.bandcamp.com/album/houle