Un inizio della serie “Il Signore delle Mosche” apre il debutto dei piacentini Edema, mi raccomando da non confondere con i pur sempre emiliani Enema! Se non avessi letto nel booklet interno del cd, i nomi dei quattro musicisti, avrei certamente ipotizzato che la nazionalità di questo quartetto death metal fosse nord europeo. Questo perché la caratura tecnico-compositiva dell’act italico è decisamente elevata per i nostri pur buoni standard. Ciò che magari frega un la band è un po’ quella mancanza di personalità che li possa far uscire dal solito affollatissimo calderone che è il panorama metal. La proposta degli Edema alla fine è un chiaro techno death di “Meshugghana” memoria, anche se sarebbe totalmente ingiusto fermarsi a questa superficiale definizione: comunque un classico rifferama dei godz scandinavi, stop’n go, inframmezzi acustici, alternanza di tempi pari e dispari, melodie distorte che già dall’iniziale “Crawling Unreason”, mostrano la pasta di cui sono fatti questi ragazzi. Si prosegue con le successive “Generator”, “Onirical” e la title track con un unico imperativo “Annichilire le fragili menti degli ascoltatori”. Devo ammettere che il risultato finale è estremamente positivo per una band alle prime armi (si fa per dire, perché comunque i nostri sono in giro dal 2004) e che i presupposti per trovare una propria strada, con un tocco di personalità in più ci sono eccome… Ottima la produzione, che esalta enormemente i suoni di “Default”, mettendo in primo piano una eccellente e devastante ritmica che nella ferale “My Sweetest Whore” ha un che di brutal death di chiaro stampo americano, con cervellotici giri di chitarra degni dei grandissimi Infernal Poetry. La conclusiva “Unequal Desease” chiude un lavoro che non fa altro che confermare le eccelse qualità e le grandi potenzialità che questa band potrà garantire in un futuro, speriamo, non troppo lontano. Ipnotici! (Francesco Scarci)
(Punishment 18 Records)
Voto: 70
Voto: 70