#PER CHI AMA: Power/Thrash, Iced Earth, Kreator |
Non conoscendo la band in questione, mi sono addentrato nei meandri della rete per scovare qualche notizia in più; i Desert Near the End (che abbrevierò come DNTE) sono un gruppo greco dedito ad un Power/Thrash bello potente, attivi con questo nome dal 2010 ma i cui membri militavano in altre formazioni già fin dal 2007. Musicisti con una notevole perizia tecnica, i nostri danno alle stampe verso la fine del 2014, questo full lenght (seconda uscita ufficiale della loro carriera) per l'etichetta Total Metal Records. Non posso che iniziare a parlare dell'artwork del lavoro, che a mio parere, poteva essere di gran lunga migliore e soprattutto più curato; vi confesso che ho avuto tra le mani demo con copertine più belle e più originali. Tralasciando comunque quest'aspetto, vorrei parlarvi della musica contenuta in questi 49 minuti; tra le influenze più palesi per il trio ellenico, ci sono sicuramente i grandi (almeno per me, diciamo fino ad una decina di anni fa) Iced Earth, uno dei miei grandi amori nella scena metal. Tutte le composizioni dei DNTE pagano infatti dazio a Matt Barlow e soci, così come in alcuni frangenti si possono scorgere influenze di thrash teutonico (Kreator su tutti) nelle linee melodiche delle chitarre. Da qui giungo subito alla prima conclusione: l'originalità non è certo il punto forte del gruppo greco. Ho ascoltato parecchio il disco, tanto che posso tranquillamente affermare che non si tratta di un lavoro brutto in senso assoluto, ma è altresì vero che non siamo davanti ad un lavoro che ci fa urlare al miracolo. La musica proposta si tiene sulla linea della sufficienza, le mazzate arrivano dritte a bersaglio, il disco è suonato e registrato bene, i suoni sono limpidi e cristallini, ma anche in questo campo ricalcano fin troppo da vicino le produzioni degli americani Iced Earth (in alcuni passaggi sembra di essere alle prese con un loro cd). Le otto canzoni proposte passano via senza colpo ferire, tutte abbastanza innocue sotto il punto di vista compositivo, anche se suonate molto bene e devo ammettere, anche molto potenti. La batteria costruisce tappeti di doppia cassa notevoli, il basso sempre molto presente e il riffing veemente, rendono le tracce però, un po' tutte uguali tra loro. Dal via con “Storm on My Side”, forse il miglior pezzo del lotto, si passa per atmosfere più rilassate con “Morning Star”, per poi continuare con la potenza di “Road to Nowhere”, facendo una pausa per rendere omaggio ai leggendari Blind Guardian con “Easter Path”. La corsa si conclude con gli otto minuti di “A Distant Sun”, sicuramente il mio pezzo preferito. In conclusione, un disco onesto, non certo un capolavoro; ma auspico per gli ellenici si tratti di un disco di transizione. Bisogna assolutamente allontanarsi dagli stilemi compositivi ed esecutivi degli Iced Earth, per non sembrare davvero una loro cover band; non è certo colpa di Alexandros Papandreou se il timbro somiglia così tanto a quello di Barlow, ma per carità, cantare con la sua stessa enfasi e con gli stessi accenti, mi sembra davvero troppo. Per il resto, un plauso ai musicisti che fanno il loro lavoro egregiamente. Aspetto i DNTE al prossimo appuntamento, sperando in una maggiore personalità compositiva, perché se così non fosse, sarebbe davvero un peccato. Tenetevi a debita distanza dalla Terra Ghiacciata!!! (Claudio Catena)
(Total Metal Records - 2014)
Voto: 60