#PER CHI AMA: Instrumental Prog, Devil Doll, Goblin |
Nelle torbide elucubrazioni bassistiche di "A Night in Stonehenge", la linea melodica pare prog/ressivamente inabissarsi alla ricerca della sensazione più primordiale. La paura. L'horror-prog strumentale di Davide Laugelli vi sembrerà arrischiato ma affatto inedito: nel sogno avrete la sensazione di fluttuare dalle parti di Devil Doll (la suspense), John Carpenter (l'iperuranio sintetico da cui emergono gelidi i suoni), Goblin (la costruzione architettonica del brano). Suoni sinistramente funzionali, fatta eccezione per la batteria, troppo compressa, specie a basse frequenze (sentite il tùp della grancassa). Sensorialmente opposta la conclusiva "Climbing the Wrong Mountain", emotivamente ascensionale e indubitabilmente claudiosimonetti/ana. L'album si apre con una prosaica renderizzazione dell'Opera 49' di Brahms, la ninna nanna di tutti i carillon per bambini di questo mondo e si chiude con il bi-bip della sveglia collocata sul vostro comodino, incorniciando l'album e fornendo una (fin troppo) precisa collocazione all'interno della vostra psiche. (Alberto Calorosi)
(Self - 2017)
Voto: 50
https://soundcloud.com/davidelaugelli/sets/soundtrack-of-a-nightmare
Voto: 50
https://soundcloud.com/davidelaugelli/sets/soundtrack-of-a-nightmare