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domenica 9 ottobre 2022

I.N.R.I. – Hyper Bastard Breed

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death/Grind
La sigla del nome di questa band sta per Insane Non-commercialised Rock Insitute. Questo quintetto proviene dall’Olanda e ci propone una miscela di death-grind senza infamia e senza lode. Per capirci, gli INRI non suonano affatto male ed il disco è prodotto ottimamente, quello che però salta fuori subito al primo ascolto è un po' la staticità, nonché la mancanza di spunti interessanti. Questi pezzi non riescono a trasmettermi nulla, una piattezza abbastanza fastidiosa, soprattutto per il fatto, ripeto, che la band ha discrete capacità tecniche individuali. Il cd passa via inosservato e questo non è un bene. Ma parliamo un po' sul tecnico di questo 'Hyper Bastard Breed': ci troviamo di fronte ad un disco caratterizzato da pezzi brevi e da una velocità medio alta. 15 per 32 minuti di musica. Il sound è compatto e cristallino, si sente bene tutto, ma da mio modesto parere di batterista, avrei tenuto un po' più su il rullante, che nella parti veloci si sente un po’ poco. Magari non piacciono a me, ma altri possono sicuramente trovare gli INRI più interessanti, non lo metto in dubbio, resta comunque il fatto che per me 'Hyper Bastard Breed' sia stato un po' un passo falso per la Cold Blood Industries.
 
(Cold Blood Industries - 2002)
Voto: 50