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sabato 3 febbraio 2018

Chien Bizarre - Outsider

#PER CHI AMA: Alternative Rock, Litfiba, QOTSA
"Rock italiano senza compromessi". Quando leggo queste definizioni un po' sorrido e non so poi per quale motivo ma tendo a pre-configurarmi nella mente cosa realmente aspettarmi da una simile dichiarazione. Infilando il cd dei marchigiani Chien Bizarre e premendo il tasto play del mio lettore, vengo letteralmente proiettato indietro nel tempo di quasi 50 anni, visto che il riff de "Il Gigante delle Favole" è chiaramente rubato ai Led Zeppelin di "Good Times Bad Times", cosi come l'utilizzo della voce. La song poi evolve in un rock orecchiabile, di matrice italica anni '70. Ecco, partirei subito col sottolineare che i compromessi ci sono eccome, soprattutto se poi si finisce per strizzare l'occhiolino a Timoria ("Underground") e Litfiba, piuttosto che a sonorità di scuola grunge americana. Per carità, 'Outsider' come lavoro non è affatto male, anzi lo trovo parecchio radiofonico, non mi stupirei infatti di ascoltare qualche brano su radio nazionali, però la scontatezza di certe dichiarazioni me la eviterei alla grande, servono solo a generare inutili aspettative che molto spesso vengono puntualmente tradite. Qui i pezzi scorrono via veloci, forti di una orecchiabilità tutta italiana, fatta di cori coinvolgenti (tutti cantati rigorosamente in lingua madre, il che impedirà a mio avviso, una fruizione anche al di fuori dei confini nazionali), qualche riffone aggressivo e una buona dose di atmosfere seventies. I pezzi che più mi hanno entusiasmato alla fine si contano su una mano: detto della opening track, aggiungerei "Come Cleopatra", da cui è stato estratto il primo video della band e che offre tre minuti di sonorità rock più intense ed oscure devote ai Queens of the Stone Age e che vedono l'ospitata di Massimo Gerini alla voce (tornerà anche in "Empatia" dove a mettersi in mostra c'è un bell'assolo e nella "litfibiana" "Preghiera Laica"). La successiva "Insensibile" conferma quanto di buono già emergeva in "Come Cleopatra" e che mette nuovamente in risalto le influenze rock progressive settantiane della band. "La Mia Generazione" è una semi-ballad dotata di una vena particolarmente malinconica, soprattutto se si pone maggiore attenzione al contenuto dei testi, mentre musicalmente si assiste ad una crasi tra gli In.Si.Dia di "Grido", i Litfiba e gli Alice in Chains. Ultima menzione infine per "Mantide", song a cavallo tra il dark dei Litfiba di 'Desaparecido' e rock progressive. Alla fine 'Outsider' è un buon lavoro di rock contaminato, ruffiano e poco più. La scelta di non scendere a compromessi lasciamola a qualcun altro però che è meglio. (Francesco Scarci)

(Self - 2017)
Voto: 65