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domenica 12 maggio 2019

Tintinnabula - Mamacita

#PER CHI AMA: Alternative Rock, System of a Down
Con le considerevoli eccezioni della metal-patchanka "Mamma", della electrotribale "Pazzo", a metà strada tra un Marilyn Manson che assume tachipirina da un flute e un Vinicio Capossela che si mangia uno yogurt scremato al mango, della melodic-vigorosa "L'immensità", riuscita cover del più celebre singolo di Don Backy, con tanto di ospitata dell'autore, o dell'inaspettata concessione al discorrer di amorosi sensi in chiusura, quel medesimo discorrer di amorosi sensi ipotizzato nella copertina (individuerete una punta, ma solo una punta di Fausto Leali nella conclusiva "Sottovoce" e un iceberg, ma solo un iceberg del Marco Masini più Disperato nella seconda A di amaro nella canzone "Amore Amaro"), con la considerevole eccezione di tutto questo, dicevo, nelle sedici canzoni del terzo album dei "Sicily of a Down" troverete un nu-metal old-school a tratti prossimo ("Clochard"), oppure molto prossimo ("Pietà") o ancora spudoratamente prossimo ("Mamacita") agli scorticanti fulgori dalla metal band archetipica dell'intera storia del metal armeno e mondiale e, nelle liriche, un approccio lubricamente combat folk, qualcosa a metà strada tra i Modena City Ramblers con la faccia sul bancone ("Viva Mazzarà") e i Litfba con l'unghia del medio incarnita ("Auto Blù" [sic], "Pietà"). "(∂+m)ψ=0", il titolo della quattordicesima traccia, è un enunciato (trascritto erroneamente, suppongo per esigenze di copione) dell'equazione di Dirac, universalmente nota come equazione dell'amore per via di una forzosa seppure affascinante interpretazione del suo significato. La mamacita, invece, è un vezzeggiativo in lingua spagnola di quella categoria femminile che nel vostro porn site preferito è classificata sotto il più noto acronimo di MILF. (Alberto Calorosi)

(Areasonica Records - 2018)
Voto: 68

http://www.tintinnabula.com/band.html

domenica 9 dicembre 2018

Logrind - Overcome

#PER CHI AMA: Post Grunge/Rock
In copertina, un pianeta dilaniato da ogni genere di umane angherie come metonimia del campionario di emozioni prese in considerazione nello sviluppo del disco. I suoni esordiscono squisitamente grunge-pop primi 90's (i Soul-Asylum-in-carrozza di "Waiting for Your Call"; i Rem-losing-ma-spazientiti di "If You Wanna Cry", ma soprattutto i Pearl Jam-di-Alive di "Alive", forse una sorta di quasi-sequel; oh, ma ve li ricordate i Train?) eppure mutano con impercettibile costanza nella direzione di un melodic antico/moderno ("Hey Guy") o un ultramelodic ancora più moderno/antico ("Stand Tall"), con incursioni arena pop ("Pray For You") e immancabile lentone reggiseno-oriented ("Between Us"). Canovaccio consolidato, professionalità e una produzione precisa e persino pignola. Come dite? Cercavate novità? C'è sempre Brian Eno. Ha fatto un disco nuovo anche l'altro giorno. Sempre che riusciate a reggerlo. (Alberto Calorosi)

(Areasonica Records/Believe Digital - 2016)
Voto: 60

https://logrind.bandcamp.com/releases

mercoledì 3 ottobre 2018

Briganti Sabini - Remusicando

#PER CHI AMA: Folk Rock
Che sia il rocksteady filo-mariachi provvisto di variopinte pennellate di flamenco della introduttiva "Il Brigante", oppure il latin-rock torso-nudo-panciotto-e-dito-medio di "Internet.te" (il panciotto appartiene agli Heroes del Silencio, il dito medio alla mano destra di Cabo dei Litfiba anni '00). Che sia il polka-reggae del singolo "Cammino Lento", una specie di Vinicio Capossela sulle striscie pedonali di Novosibirsk, il folk-eminentemente-autoriale-e-aromaticamente-prog di "Generale" (immaginatevi una Premiata Forneria Marconi da qualche tempo bazzicata da poco raccomandabili Mercanti di Liquori). Che sia la roman-polka lalleggiante di "Che Vai Cercanno" (in un baraccio di Yerevan Serj Tankian pianta un chiodo sul Muro del Canto), o, piuttosto, il modena-city-prog de "La Guerra", beh, la soffi/patchanka dei Briganti Sabini suona come una sorta folk sound-system popolano, immediato eppure liquidissimo e fervido di contaminazioni sonore. Mano Negra, ovviamamente, ma anche, oltre ai summenzionati, Après la Classe, Gogol Bordello, Angelo Branduardi, 24 Grana. Eccetera etcetera et cetera. (Alberto Calorosi)

(Areasonica Records - 2018)
Voto: 60

https://www.facebook.com/BrigantiSabini/