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giovedì 27 ottobre 2022

Whispers In The Maze - Stories Untold: Chapter I

#PER CHI AMA: Melo Death
Whispers in the Maze... Sussurri nel labirinto. Whispers è una parola che piace parecchio anche a me, tanto da spingermi a chiamare quell'embrionale band che breve vita ebbe circa 25 anni fa, Whispers in the Darkness. A parte i miei pregressi scarsi, da musicista scarso, ci ritroviamo al cospetto di una quartetto originario dell'Ontario che con questo 'Stories Untold: Chapter I' ci offre il proprio secondo EP e noi non possiamo che porgere il fianco alla proposta melodica del gruppo canadese che ci guida all'interno del proprio labirinto musicale con quattro pezzi dediti ad un death melodico. Le melodie dell'opener "Poisoning Imagination" mi evocano quelle dei primi vagiti dei Dark Tranquillity, epoca 'Skydancer' e 'The Gallery' per intenderci, anche se la vocalità di Ben Bertrand, cosi abrasiva, sembrerebbe spingerci verso territori, a tratti, black. Tuttavia, musicalmente parlando, i nostri infarciscono la loro proposta di elevatissime dosi di melodie con le chitarre che costruiscono gradevolissimi giochi di luci e ombre. Le cose sembrano procedere sulla stessa piacevole linea anche nella più ostica e disarmonica "Ink", in cui a mettersi più in mostra sarà però il basso del frontman, con dei giri che sembrano ricalcare l'epicità del buon Steve Di Giorgio. "Chained Till the Grave" apre le danze con la tribalità delle percussioni, affidate a Mike Berrigan, che cederanno presto il posto alle ottime chitarre delle due asce, formate da Vitto e dalla turca Emine Topcu che si rincorreranno per tutto il resto del brano. In chiusura, "Behind Your Eyes", un pezzo in cui la chitarrista turca si diletta, ahimè malamente, anche nel canto, con una performance che sembra fare il verso a Courtney Love ed in un canzone che, volendo richiamare una ritmica meshugghiana miscelata a quella degli Arch Enemy, alla fine non raccoglie troppi consensi. C'è sicuramente ancora da lavorare, ma i margini di miglioramento sono piuttosto importanti. (Francesco Scarci)