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giovedì 16 dicembre 2021

Living Colour - Stain

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Funk/Crossover
La caleidoscopica (ma indubitabilmente genuina) velleità crossover ostentata nei primi due album (diciamolo: a partire dalla copertina), poi esorcizzata nell'ossequioso e doveroso EP tributo 'Biscuits', acquisisce con questo terzo album una differente estetica. La pirotecnica intersezione dei generi è mano a mano circondata, allagata e infine sommersa da un nuovo sound identitario e granitico. Il quale, di volta in volta, subisce sì suggestioni passate ("Mind Your Own Business" si allinea a certa furenza hardcore riscontrabile soprattutto su 'Time's Up' - a partire dalla taitoltràc; "Nothingness" reinventa certo - allora già defunto - soul-pop fineottantiano; la strumentale "WTFF" deflora i R-H-C-P di 'Blood Sugar Sex Magik' utilizzando una protesi plastica ideata dai Devo mentre la successiva "This Little Pig" si colloca nel fatiscente e pericoloso crocevia tra speed/thrash metal e NWOBM) o presenti (la furenza grunge esternata nella introduttiva "Go Away" e, poco più avanti, nella eccellente "Auslander"), ma principalmente tende a coagulare l'attenzione attorno a se stesso, con un'efficacia a tratti impressionante ("Ignorance is Bliss", "Leave it Alone" o il singolo "Bi" e ancora "Postman") frutto anche e soprattutto di un songwriting in stato di grazia. L'album, l'ultimo per un decennio circa, traccerà una rotta per tutto quello che avverrà a seguito della loro reunion. (Alberto Calorosi)

(Epic - 1993)
Voto: 80

http://www.livingcolour.com/