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martedì 21 dicembre 2021

Procol Harum - Novum

#PER CHI AMA: Prog Rock
Patinati claptonismi bluesrocchettari finesettanta ronzanti dalle parti di 'Backless' ("Image of the Beast") oppure iperpatinati claptonismi poprocchettari iniziottanta bighellonanti dalle parti di 'Money and Cigarettes' ("I Told on You"). Accomodatevi. Nel prosieguo, l'attitudine rock/80's/pop di 'Soldier' ("Runaway Train" vs. "Wonderful Tonight") e quella Eltonbattabernie-Johnbarrataupin di "Don't Get Caught" non mutano un registro narrativo già consolidato almeno dai primi '90, vale a dire da 'Prodigal Stranger' in poi, movimentato (quasi esclusivamente) dalle (a dir poco) bizzarre liriche composte dall'attempato e senilmente disinibito Gary Booker ("Last Chance Motel" è una efferata murder ballad, l'avreste mai detto? "I Told on You" una furente invettiva nei confronti di un collega musicista, l'avreste mai ridetto?) e cineticamente convergenti nei medesimi modi metereologici nei quali in un mondo ideale, un uragano di classe cinque convergerebbe verso l'abitazione di Paperostarnazzante Trump, convergenti, dicevo, inesorabilmente verso "Sunday Morning", singolo designato, pretestuoso zenit creativo di questo pasticciato album nonché pallida scimmiottatura (là c'era l'Aria sulla quarta corda di Giannino Bach e due tonnellate di Hammond, qui l'altrettanto celebre Canone in Mi di Giannino Pachelbel e due tonnellate e tre quintali di Hammond) di quella celeberrima hit sull'impallidimento improvviso della ragazza mentre ascolta la storia del mugnaio scritta cinquant'anni addietro che troverete menzionata in qualunque stramaledetto articolo musicale sui Procol Harum dal sessantotto a oggi tranne che in questo. Trattasi d'altronde dell'unico debole trait d'union tra lo stiracchiato presente e l'hammondosissimo, sinfonicissimo (e comunque acclamatissimo) passato. Non vi pare sufficiente? (Alberto Calorosi)

(Eagle Records - 2017)
Voto: 55

https://www.facebook.com/procolharummusic