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lunedì 3 settembre 2018

Pardans – Spit and Image

#PER CHI AMA: Post Punk/No Wave, Morphine
E come un fulmine a ciel sereno arriva quest'album ad allietare le mie giornate. Credetemi, questo disco (che uscirà per la Tambourhinoceros and Third Coming Records ad inizio ottobre) vale come oro colato in tempi moderni, poichè la band di Copenaghen dei Pardans, è un vero e proprio spasso da ascoltare, cosi irruenti, trasversali, malati ed esplosivi. Avevo già apprezzato il precedente lavoro divenendo un loro estasiato seguace e devo ammettere che con il nuovo album, mi ritrovo ad adorarli ancor di più. Atemporali e moderni allo stesso tempo, intellettuali e selvaggi alla stessa maniera, in poche parole, letteralmente fuori moda ma estremamente cool e underground. 'Spit and Image' sprigiona ribellione ovunque, propone una produzione divina, uscita dal Woodhouse Recording di Copenaghen e mixato dagli stessi Pardans in compagnia di Neil Roberto Young e masterizzato da Emil Thomsen. Questo lavoro riecheggia i deliziosi fasti della no wave di fine anni '70, l'avanguardia che rese indimenticabili band come i Contortions di James White o i Teenage Jesus and the Jerks di Lydia Lunch, ma scavando in profondità, si può trovare di più tra le note della loro musica. I Pardans osano calcare anche le orme dei Morphine, grazie al sapiente uso del sax e al violino, spingono l'acceleratore sull'aggressività dei primi Birthday Party, quando il vocalist sale in cattedra emulando un Nick Cave in erba, conservando anche una sfumatura swing e gitana alla Django Reinhardt. La vena drammatica e nevrotica che sorvola il suono della band danese esalta la potenzialità di tutti i brani; l'attitudine divisa tra post punk, jazz e rock in opposition è una vera e propria manna, l'originalità è di casa pur mantenendo legami fortissimi con i maestri del passato. Non posso dire quale sia il brano migliore, perchè tutti offrono spunti eccezionali, che a parlare sia il jazz ubriaco alla Tom Waits o l'isteria dei The Ex, magari con Tom Cora, il dark romantico, depressivo e schizofrenico dei primi Iceage, tutto risulta delizioso e contorto, dissonante drammatico e tagliente, un punk/jazz disturbante, schizoide, oserei dire esaltante. Guardate il video loro live session su youtube e vi renderete conte che la follia di questi splendidi giovani musicisti è un arte superiore non accessibile a tutti. Antieroi geniali e virtuosi, pura arte della follia! (Bob Stoner)

(Tambourhinoceros/Third Coming Records - 2018)
Voto: 90

https://pardans.bandcamp.com/album/spit-and-image