#PER CHI AMA: Post Black |
Dalla più orientale delle città polacche, Bialystok, ecco arrivare i Voidfire, una band che, sebbene di recente formazione, vanta in seno ex membri di Devilish Impressions, Hermh e Dying Vision. Il quartetto ci investe col proprio black melodico e sette nuovi pezzi che seguono a distanza di due anni il positivissimo debut, 'Ogień Pustki'. Il disco si apre con "Nadejście" e, come potrete facilmente intuire dai titoli, i testi sono tutti in lingua madre, rivolti verso tematiche di sofferenza emozionale. Torniamo comunque all'opener che si presenta con larghi tratti strumentali e una bella ritmica grintosa affidata ad una forma di black che ammicca al post. La prima associazione che ho fatto durante l'ascolto di 'W Cienie' è stata con i conterranei Entropia (non quelli di Bialystok ma quelli di Oleśnica), ma tra le trame di chitarra e lo screaming del frontman, ci ritroviamo ad ascoltare anche un notevole quantitativo di melodia. Niente di cosi avvincente a dire il vero, tant'è che quando parte "Niepewność", questa risuona immediatamente più interessante e forse un pizzico più originale, tra ritmiche sghembe, accelerazioni stile "fast and furious" e una buona dose di frustrate alla batteria, accompagnata da una robusta base ritmica. La voce, bella maligna, poggia poi su un sound costantemente in progressione che trova in un bridge in tremolo picking, ampie porzioni melodiche, per poi cedere ad un finale rutilante. "Rozmycie" è più compassata nel suo incedere desolato; quello che colpisce semmai è una costante ricerca di cambi di tempo e la voce di Krzysztof "Virian" Sobczak, qui in formato sussurrato, prima che la stessa viri verso una timbrica più gracchiante. I brani rimangono di lunga, lunghissima durata (e penso ai 14 minuti di "Cienie Szaleństwa") con medie che si assestano oltre agli otto minuti (fatto salvo per l'intermezzo strumentale "Wrota"). "Odchodząc W..." parte sparatissima e farà altrettanto attraverso un black ferale dai tratti epici (chi ha detto Windir?), interrotto solo da un brevissimo break atmosferico. La già citata "Cienie Szaleństwa" ci attende con il suo bel malinconico arpeggio e ancora la voce sussurrata del vocalist, ma non fatevi infinocchiare anche voi, perchè il brano esploderà nuovamente in una corrosiva e acuminata forma di black metal che ci accompagnerà tra saliscendi ritmici (incluso un suggestivo frangente atmosferico verso il decimo minuto e finalmente un signor assolo di quasi tre minuti nel finale - da incrementare il numero di assoli nel prossimo lavoro) fino alle note finali di "Oczyszczenie", un outro acustica che chiude questo secondo capitolo targato Voidfire e che apre al sottoscritto una certa curiosità nell'andare a riscoprire l'album di debutto. Voi intanto dedicatevi a questo. (Francesco Scarci)
(Szataniec - 2022)
Voto: 72
Voto: 72