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sabato 11 maggio 2019

Gabriel Lemaire, Matthieu Prual, D'Incise, Toma Gouband, Mathias Delplanque - Sans Titre #1

#PER CHI AMA: Experimental/Alternative
Due lunghi brani (assolutamente senza titolo) nati da una performance musicale live di tre ore al museo d'arte di Nantes, costituiscono il contenuto sonoro di questo cofanetto creato sotto la buona stella della sperimentazione ambientale rigorosamente suonata con l'aggiunta di live sampling e processori. Vi troviamo cinque musicisti tutto d'un pezzo, Gabriel Lemaire, sax alto e baritono, Matthieu Prual (la mente del progetto), sax alto e clarinetto, D'Incise, Orla keyboards, objects, electronics, Toma Gouband, batteria, percussioni, singing stones e Mathias Delplanque, live sampling e audio processing. Abili suonatori che sfidano le teorie della composizione rompendo gli schemi, creando arie statiche con piccole divagazioni sul tema, ritmi percussivi mai invadenti ma molto disturbanti a livello emotivo, aiutati nel loro intento da una tensione sempre presente, nulla di oscuro o violento ma una pressione continua sul tasto dell'emotività che spinge lentamente l'ascoltatore ad una crisi di nervi. Per 35 minuti filati, ci si intossica di visioni astratte dal ritmo lento, a volte ossessive, a volte sospese, a volte surreali, oblique, decise nel descrivere un certo disagio con profondità e realistica intensità. Non è un disco di facile ascolto, non è immediato, possiamo considerarlo una colonna sonora ben fatta con una produzione seria e una registrazione dal vivo di alta qualità. Un tipo di ambient ostica, dura e rarefatta che ha bisogno di essere compresa e considerata nella completezza dell'opera con più ascolti. Rumori e umori che si fondono per creare un paesaggio irrequieto, tesissimo. Dietro questi suoni (il disco è uscito per la francese Ormo Records) ci sono musicisti istruiti, che sanno creare e si sente. Non si arriva a questo tipo di ambient rumoristica senza attraversare i campi infiniti della musica classica e il jazz d'avanguardia o la sperimentazione tout court. Un buon estratto per ricercatori di musiche surreali, ipnotiche e sperimentali di lusso. Musica per fluttuare in un mare di pensieri pesanti e neri come la pece. (Bob Stoner)