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giovedì 28 novembre 2024

Skepticism - Stormcrowfleet

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Funeral Doom
Gli Skepticism sin dagli esordi ci hanno regalato un capolavoro di inestimabile valore. Un album funereo, sia per l’atmosfera profusa che per l’incedere lento ed angosciante. Gli elementi che caratterizzano la band finlandese sono la tastiera usata in modo enfatico e decadente, epica in alcuni punti, una linea di chitarra molto compressa e dal tono molto basso, la classica voce da oltretomba, con growls profonde che ben si amalgamano al sound soffuso e triste dei sei brani inclusi in questo debutto mitologico. I colpi di batteria risuonano come dei tamburi che annunciano l’arrivo della salma al suo sepolcro. Ritmi ossessivi e sofferti per questa cerimonia funebre chiamata 'Stormcrowfleet'.

(Red Stream Inc./Svart Records - 1995/2018)
Voto: 90

https://skepticism.bandcamp.com/album/stormcrowfleet

giovedì 16 novembre 2023

Judas Iscariot - To Embrace the Corpses Bleeding

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Black Old School
L’instancabile Akhenaton ci regala questa gemma firmata Judas Iscariot (sarà l'ultimo full length della sua discografia/ndr). Black metal grezzo, minimale, ma tanto coinvolgente ed ispirato come pochi gruppi black sanno fare. Un alone sinistro e maligno permea le song di questo 'To Embrace the Corpses Bleeding', degne di stare al pari con canzoni di mostri sacri come Darkthrone o primi Dødheimsgard. Ogni suo brano è un tributo al "True black metal" suonato con passione: lo dimostra peraltro anche lo sfogo all’interno del booklet del cd, ritenendosi, giustamente fuori dalla mentalità imperante nelle black metal band che fanno parte di una cosiddetta “scena”. Parlando delle caratteristiche musicali dei Judas Iscariot, sarebbe inutile soffermarsi su una song in particolare visto che ogni brano dei nove che compongono l’album è ricco di spunti interessanti. I 40 minuti circa di musica viaggiano tra ritmi sostenuti e mid tempo con riff pieni di pathos e con un feeling decadente. La voce poi, risuona con tono malvagio e soffocato. Naturalmente, qui vige l'obbligo d’acquisto.

(Red Stream/Moribound Records - 2002/2023)
Voto: 75

https://moribundrecords.bandcamp.com/album/to-embrace-the-corpses-bleeding-2

mercoledì 18 ottobre 2023

Himinbjorg - In The Raven’s Shadow

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Atmospheric Black
Black epico sognante e misterioso per questo secondo lavoro della band francese che a parer mio sono immeritatamente stati snobbati nel corso della loro lunga carriera. Gli Himinbjorg usano un suono di chitarra ritmica molto grezzo abbinandolo a dei suoni di chitarra acustica per dare maggior enfasi ai pezzi, mentre la voce passa da tonalità tipicamente black a un cantato pulito e melanconico. Le tastiere non hanno mai una parte predominante nei pezzi ma vengono usate più come sottofondo. Le canzoni hanno una durata media abbastanza elevata circa 6-7 minuti ma non vi sono cali di intensità. Forse il sound qui è ancora primordiale, ma già si intravedono le grosse potenzialità che poi la band ha espresso nel corso della loro militanza nell'underground metallico.

(Red Stream Inc - 2000)
Voto: 70

http://himinbjorg.fr/

sabato 8 ottobre 2022

Hidden - Spectral Magnitude

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death/Black
Interessante concept proposto con questo debut album che verte su teorie scientifiche riguardanti fenomeni cosmici e in particolare sul concetto di tempo ed eternità nel cosmo. I brani sono abbastanza articolati e si muovono tra doom, death e black ma verso la fine del disco, alcuni riff risultano un po’ troppo inflazionati. Il disco non gode poi di un buon suono e non è questo il caso di dire che si è trattata di una scelta poiché questo 'Spectral Magnitude' alla fine suona come un demotape. Avrei visto molto bene su un disco del genere degli inserti atmosferici di tastiera e qualche tocco di musica elettronica per coinvolgere maggiormente l’ascoltatore nel concept narrato, come per esempio fu fatto sul full length di debutto di Thorns; una piccola traccia di simili sonorità la si ha con l’ultimo brano "Supercluster" ma il risultato è piuttosto scarso. Forse questo 'Spectral Magnitude' è stato realizzato un po’ troppo in fretta e ciò non ha certo giovato sulla sua resa finale.