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Visualizzazione post con etichetta Morbid Records. Mostra tutti i post
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giovedì 23 novembre 2023

Gurkkhas - A Life of Suffering

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death Metal
Le interruzioni escogitate per questo album sono incessanti. L’album ha suoni ed evoluzioni ritmiche molto dinamiche e nitide. La batteria ed il cantato marcano costantemente questo tipo di composizione nei modi più disparati. L’insieme ha i suoi rallentamenti ad effetto, non ha velocità stratosferiche. Quello dei francesi Gurkkhas (band scioltasi nel 2003 e recentemente riformatasi) è un ottimo esempio di death metal, dove la doppia cassa e la voce gutturale segnano anche il passo dell’album. In generale tutti gli strumenti convergono in varie strutture potenti e coinvolgenti per chi vi è affine. Un attimo di pausa è inserito tra i brani alla quarta traccia con un breve strumentale, un po’ tribale e parecchio misteriosa. Poi 'A Life of Suffering' continua preciso, non sempre cupo, ma intenso di spunti trascinati e mitragliati. Questi francesi sono esperti, infatti non è il loro primo album assieme, dopo l'uscita di 'Engraved in Blood, Flesh and Souls' del 2000.

(Morbid Records - 2001)
Voto: 70

https://www.metal-archives.com/bands/Gurkkhas

venerdì 14 luglio 2023

Nyctophobic - Insects

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Grindcore
Dopo gli Hypnos, mi trovo a recensire un’altra band della Morbid Records, ma stavolta non posso dare un giudizio altrettanto positivo a questi Nyctophobic. Ci troviamo di fronte infatti ad un banalissimo grindcore a cui si aggiunge una sentita mancanza di idee e di tecnica. Non solo le parti strumentali non le ritengo sufficientemente all’altezza della situazione, ma anche la voce non è delle migliori del genere, anzi forse troppo volutamente ricercata e fuori dall’ambito propriamente grind e metal. Sul mercato sicuramente esistono band peggiori di questa, quindi il lavoro non è completamente da buttare, però le uscite per questo genere musicale, da sempre, sono tante e solamente con un ascolto attento si possono valutare i giusti acquisti.

(Morbid Records - 2000)
Voto: 58

https://nyctophobic.bandcamp.com/album/insects

domenica 9 luglio 2023

Hypnos - In Blood We Trust

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death Old School
La Morbid Records è una di quelle case discografiche che producono da sempre band esclusivamente dedite al brutal death e al grindcore. Questi Hypnos sono da annoverare tra le band più promettenti della loro scuderia e il loro death, che si avvale di ottime idee musicali e di una voce che si pone tra le più promettenti del genere, ha come principale particolarità di non annoiare mai l’ascoltatore, differenziando al meglio ogni canzone. Verrete colpiti quindi da momenti veloci e lenti che si alternano nel modo meno scontato possibile, e in questo è contenuta la loro originalità, mentre in ambito più strettamente musicale, vi piacerà se siete amanti del death purista che non utilizza altro che chitarre, basso, batteria e voce naturale. Il lavoro inoltre si presenta con una copertina interessante color rosso-arancione dove sfumature scure e chiare danno vita al disegno, che vuol essere una rappresentazione medioevale e sanguinaria, in tema con il lato musicale del lavoro.

(Morbid Records/Self - 2000/2020)
Voto: 70

https://www.facebook.com/HypnosCZ

venerdì 7 luglio 2023

Moshquito - World's End

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Thrash Metal
Originari della ex-DDR (ovvero dei territori tedeschi occupati sino all'89 dall'esercito russo), questi Moshquito propongono un thrash metal compatto, che si assesta per lo più su mid-tempo, con episodiche accelerazioni. Il cd è ben prodotto (discorso a parte per la terrificante copertina) e dà l'idea di una band tecnicamente assai preparata e motivata (del resto sono in pista dal 1987!!!). Vocals abrasive, dall'inizio alla fine, senza acuti alla Rob Halford, grazie al cielo! I nove brani di questo 'World's End' (mai titolo fu cosi azzeccato in questo periodo/ndr) sono tutti di buon livello, anche se devo confessare che quello praticato dai cinque teutonici non sia propriamente il mio genere.

(Morbid Records - 2001)
Voto: 65

https://www.facebook.com/Moshquitoband

lunedì 14 novembre 2022

Ashes You Leave - Fire

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Gothic/Doom
Nonostante il mercato sia abbastanza saturo per quanto riguarda i gruppi gothic, gli Ashes You Leave, band croata, è riuscita a produrre un’ottima opera che poteva sicuramente a farsi largo ed imporsi all’attenzione del pubblico scalzando tanta spazzatura che immeritatamente affolla da sempre la scena. Una buona miscela di gothic e doom metal; un giusto incrocio tra Tristania e My Dying Bride. Atmosfere alquanto struggenti, create da ottime orchestrazioni di tastiera e violino e da un pianoforte che, grazie ad un suono veramente interessante ed originale (provate ad ascoltare la traccia numero due, "In Vein"), fa da ottimo accompagnamento alla voce assai bella e melodica di Marina. Non manca tuttavia la potenza in queste canzoni, anche se trovano più spazio le sperimentazioni darkeggianti: a buona ragione in questo caso. Visto il genere proposto ed il buon uso del violino, il risultato non può che essere originale. Buona la produzione, che fa risaltare tutte le componenti necessarie per gustarsi 'Fire'. Purtroppo non ho i testi ma, da quanto intuisco, sembrano indispensabili per seguire il concept: musica e parole per una triste poesia.

(Morbid Records - 2002)
Voto: 70

https://www.facebook.com/ashesyouleave

domenica 28 agosto 2022

Virulence - A conflict Scenario

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death/Grind
Mi sono avvicinato all’ascolto di questi Virulence con grande curiosità, visto il genere da loro proposto: una miscela estremamente riuscita di grind, death metal, hardcore con stacchi jazz/fusion. Il loro primo full-length album parte con "Entrance", un intro che unisce violenza e atmosfera sfociando poi nella prima song, "Reptilian Triangle". Questa traccia stabilisce subito le coordinate del gruppo. Le parti grind sono devastanti ma comunque tecnicamente pregevoli quanto la presenza di riff più moderni, vicini all’essenzialità della musica hardcore, per non parlare delle variazioni jazz. Si prosegue così leggeri nell’ascolto fino a "Cementing with Introspection", a mio avviso il miglior pezzo presente. Questa song parte con un attacco jazz per poi cadere in un riffing grind sospeso tra ritmiche più moderne e variazioni tipiche del jazz contemporaneo. I Virulence sono veramente originali senza cadere nel patetico in quanto il loro songwriting è ineccepibile come dimostra anche "Your Own Palestine", il brano che chiude il disco. In questo album non ci sono cadute di tono, anzi tutte le tracce presenti sono di gran lunga sopra la media del genere (beh, ovviamente se li consideriamo pezzi grind). Quindi non posso che sostenere i Virulence, un gruppo che con la sua originalità, avrebbe potuto contribuire all’evoluzione del metal estremo (si sono sciolti nel 2003/ndr).

domenica 12 agosto 2018

Grind Inc. - Executed

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Brutal Death, Suffocation
Tolgo dal mio lettore il cd dei Gorerotted e infilo il lavoro dei Grind Inc.; con mia grande sorpresa e stupore, mi viene il dubbio che si tratti dello stesso album, in realtà confrontando la durata e il numero dei brani mi rendo conto che in effetti è 'Executed', il cd di debutto dei teutonici Grind Inc. E ora che faccio, cosa posso dire di diverso rispetto alla precedente recensione? Ok, ci provo... La band, proveniente dalla Germania, è stata fondata nel 2001, come side project di Adriano Ricci dei Night in Gales e Jochen Pelser, ma dopo un paio di demo e l’ingresso di Jan e Chris degli Hatefactor, è diventata una band a tutti gli effetti, e ha firmato un contratto con la Morbid Records che ha pubblicato il presente 'Executed'. Sedici brani per 35 minuti di musica: anche qui, ci troviamo di fronte ad un brutal death metal, privo di qualsiasi spunto innovativo e/o interessante e ispiratosi (male) ai maestri di sempre, Cannibal Corpse e Suffocation. Buona la base ritmica, complice anche una produzione che dà estrema enfasi alla potenza del quintetto tedesco. Il solo problema è, che di band che propongono questo genere, ne esistono a migliaia e, se non si lavora nel tentativo di emergere dalla massa, si rischia di rimanere intrappolati nella mediocrità generale, e divenire quindi il bersaglio preferito delle mie recensioni. Mi fermo qui, non voglio infierire, per ulteriori informazioni, leggasi la recensione dei Gorerotted, tanto per me gli album sono identici... (Francesco Scarci)

(Morbid Records - 2005)
Voto: 50

https://www.facebook.com/grindinc666