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venerdì 3 maggio 2024

Black Eucharist - Inn of the Vaticide

#PER CHI AMA: Black/Death
E diamo il benvenuto anche ai Black Eucharist, formazione statunitense dedita a un black metal, a dir poco blasfemo. Usciti lo scorso anno per la Stygian Black Hand con questo 'Inn of the Vaticide', la band è finita sotto l'ala protettrice della Godz ov War Productions, che ne ha preso la licenza per il formato cd. Otto i brani a disposizione, di cui uno strumentale (la brevissima e ambientale "The Soiled Crucifix"), che vi faranno rimpiangere di non aver messo nel vostro lettore qualcosa di decisamente più ascoltabile. La proposta del trio nord americano è infatti di quelle che ti prendono a scarpate a livello della mascella, frantumandola, con un sound lacerante, violento, e clamorosamente old school, in grado di miscelare parimenti black, death, thrash e, perchè no, un filino di grind, in una debordante centrifuga sonora che non vi concederà pace. E cosi, la cavalcata comincia con "Black Ejaculate" e le storture ritmiche di un brano che sembrava cominciare sotto differenti auspici, almeno fino al minuto 2.50; da li in poi inizierà un'aggressione ferale che non vi concederà il benché minimo scampo fino alla conclusiva "A Foul Stench Lingers at Peor". In mezzo, pura aggressione e poco più, tra linee di chitarra super acuminate, lo screaming efferato di Infestor, cambi di tempo repentini figli di un retaggio death metal, ritmiche ultra mega serrate (ascoltatevi "Drowned Flock" o la title track per avere un quadro generale della situazione) e, udite udite, anche qualche raro break atmosferico (come accade nella più complessa e irriverente "Broken Staff of the Shepherd", dove addirittura si sente il rumore della crocifissione). Ecco, giusto per farvi capire che quelli che abbiamo fra le mani oggi, non sono proprio gli ultimi fra i novellini della scena (visto il loro pregresso anche sotto il moniker Black Ejaculate, sublime come nome peraltro). Tuttavia, l'ascolto di questa release, mi è parsa per certi versi scontata e priva di quella originalità che oggi vorrei ascoltare in un po' tutti i dischi che mi capitano fra le mani. Ma se siete di bocca buona, ma soprattutto masochisti e avete voglia di farvi maciullare le ossa, alla stregua di quanto facevano gli Impaled Nazarene degli esordi, beh, non siate timidi e fatevi sotto. (Francesco Scarci)