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mercoledì 29 marzo 2023

Foul Body Autopsy - Shadows Without Light - Pt​.​3

#PER CHI AMA: Melo Death
Ho recensito la prima e la seconda parte di 'Shadows Without Light', non potevo quindi tralasciare quella che dovrebbe essere la terza e ultima parte di questa trilogia che, a differenza delle precedenti, si presenta con sole due tracce (il mix originale e la plan 9 mix - chissà poi che vorrà dire) anzichè tre. Fatto sta che il buon Tom Reynolds continua a macinare sonorità techno death infarcite di buone melodie. "Shadows Without Light - Pt​.​3" è sparata a tutta velocità con il classico sound "in your face", caratterizzato da buone linee di chitarra dritte ed essenziali, azzeccatissime melodie (mai troppo ruffiane), e accelerazioni furenti che mi hanno fatto venire in mente gli Anaal Nathrakh per precisione chirurgica e aggressività. La voce si conferma corrosiva e di ottimo impatto. Il plan 9 remix trasforma ancora una volta quella che è la traccia originale del dischetto e la sublima in una song strumentale (fatto salvo per qualche voce robotica pre-registrata) devota alla synth wave che conferma quanto il buon Tom si diverta nel proporre questo genere di soluzioni, che ora però suonano un filo scontate visto che l'esperimento è già stato ripetuto più volte. Perso l'effetto sorpresa, rimane quell'ottimo brano di death melodico e poco più, in attesa auspico, di ascoltare tutto di un fiato un disco decisamente più lungo. (Francesco Scarci)

lunedì 9 maggio 2022

Foul Body Autopsy - Shadows Without Light, Pt​​.​​2

#PER CHI AMA: Melo Death, In Flames
Avevo recensito i Foul Body Autopsy in occasione della prima parte di questa trilogia denominata 'Shadows Without Light', non potevo esimermi dal recensire anche il secondo capitolo che si presenta con la medesima formula del precedente lavoro, ossia tre differenti versioni dello stesso brano, normale, la strumentale synth remix e la più catchy hybrid remix. "Shadows Without Light, Pt​.​2" conferma quanto avevo già sentito nella Pt.1, ossia un death melodico di scuola svedese (In Flames docet) senza troppi fronzoli, senza troppa ricercatezza sonora, solo tanta melodia messa a servizio di ritmiche vertiginose, piacevolissime da ascoltare, su cui si innestano i synth e le growling vocals di Tom Reynolds, la mente dietro a questo progetto. L'unico dubbio che mi pongo dopo aver ascoltato anche le altre due versioni della traccia, è se non si poteva mettere questo brano, il precedente e quello che sarà incluso nel terzo capitolo, della stessa saga, su uno stesso dischetto, un EP magari, o un cd, anzichè farne una chiavetta fredda e anonima? (Francesco Scarci)

mercoledì 20 ottobre 2021

Foul Body Autopsy - Shadows Without Light - Part One

#PER CHI AMA: Melo Death, In Flames
Ebbene, io i Foul Body Autopsy non li conoscevo e con un moniker del genere mi sarei aspettato qualcosa vicino al brutal o al grind e invece, per mia somma gioia, scopro che la one-man-band originaria di Leicester e guidata da Tom Reynolds, è in realtà attiva dal 2010 con un blend di death e black sinfonico. Tuttavia questa release propone un melo death fresco e dirompente. Lo certifica l'opener, nonchè title track di questo 'Shadows Without Light, Pt​.​1', la prima release di una presunta trilogia. Quel che è strano è che quanto incluso in questo EP sia comunque lo stesso brano in tre versioni differenti, ma andiamo con ordine. Con la prima song ci assestiamo su dinamiche musicali vicino a quanto fatto dagli In Flames, con ritmiche veloci, molto melodiche e catchy, e voci tra l'urlato e il growl, il tutto condito da ottimi synth. Quegli stessi synth che si prendono tutta la scena nel synth remix della stessa song, in un pezzo strumentale, dai forti e accattivanti rimandi ottantiani vicini al post punk; se avete dubbi, vi confermo che la traccia ha comunque il suo perchè. La terza song è invece un hybrid remix che fondamentalmente miscela gli elementi fortemente sintetici della seconda traccia con quelli più pesanti della prima, in una riproposizione forse ancor più ruffiana che corre il solo rischio di annoiare. Da annotare che la release è uscita digitalmente ma anche su una "originalissima" USB stick da mettere nella vostra auto a tutto volume. (Francesco Scarci)