#PER CHI AMA: Black Metal, Burzum, Nokturnal Mortum |
La scena metal polacca può vantare nomi del calibro di Behemoth, Vader, Hate, Lux Occulta e Devilish Impressions, tanto per citarne solo alcuni. Ora si arricchisce di una nuova entità, i Forest Whispers, one man band formatasi nel 2013, e fuori sul finire del 2014, con un debut album intitolato 'Magiczny Las'. La creatura di Hern suona un black old school, che andava di moda negli anni '90 e che, con una certa nostalgia, riporta in auge gloriosi temi pagani e il proprio omaggio alla natura. Niente di nuovo quindi, per un cd che ha da offrire otto tracce che possono trovare un qualche punto di contatto con i Nokturnal Mortum più seminali o i Burzum più spietati. Dopo la classica intro, ecco scatenarsi la ritmica tagliente di "Nieskończona Potęga", guidata da una melodia di fondo folk black e dalle harsh vocals del mastermind polacco. Il martellare nevrotico della prima traccia prosegue anche in "Godzina Dusz", song mid-tempo che gioca su accelerazioni black che strizzano l'occhiolino all'humppa finlandese, per trovare poi in frangenti acustici, un attimo di ristoro. Il sound è secco e il drumming molto spesso assai serrato. Ci pensano le aperture arpeggiate ("Ziemia Praojców") o i numerosi ed efficaci break acustici a smorzare la furia insita nel DNA del nostro druido polacco. La quinta traccia mi fa sobbalzare dalla sedia: si tratta infatti di una breve cover degli Ulver estratta da 'Kveldssanger', "Høyfjeldsbilde" per l'esattezza. Con la title track, il musicista polacco torna a pestare con le solite linee di chitarra acuminate, mentre "Król Przeznaczenia i śmierci" è un lungo brano assestato su tempi medi che richiama nuovamente i vecchi classici del panorama scandinavo, con i tipici riff reiterati all'infinito, sulla scia del modus operandi di Burzum. La song tuttavia ha un finale abbastanza atipico, in cui una chitarra spagnoleggiante gioca ad intrecciarsi con quella elettrica. A chiudere il disco ci pensano i synth dell'ambient "Wyzwolenie", che conferma l'amore del bravo Hern per sonorità da un po' finite nell'oblio. Discreto esordio per i Forest Whispers che, se sviluppato con maggiore personalità e minore furia sonora, potrà regalare interessanti sviluppi futuri. (Francesco Scarci)
(Taste of Winter Production - 2014)
Voto: 65