#PER CHI AMA: Black, Marduk |
La polacca Agonia Records si sta rivelando una delle più intelligenti case discografiche dell’ultimo periodo, avendo ingaggiato, nel suo sempre più nutrito roaster, le formazioni europee underground più interessanti, e penso a realtà nostrane come Aborym, Ephel Duath, Opera IX e Forgotten Tomb ad esempio; mentre fuori dai confini nazionali, Necrovation, i francesi Vorkreist e gli storici blacksters belgi Enthroned. Andiamo proprio ad indagare maggiormente, quale piega ha preso il sound di questi ultimi, dopo il mezzo passo falso di “Pentagrammation”. “Obsidium” sin dalla opening track, affascina per il lato oscuro della sua forza e fuga immediatamente tutti i dubbi che erano sorti col precedente disco più spinto verso sonorità thrasheggianti. Signori miei, gli Enthroned sono tornati più incazzati e neri che mai, con un album che traspira malvagità da tutti i suoi pori, avendo l’enorme merito di abbinare la furia iconoclasta del black metal, fatta di serratissime ritmiche e demoniache vocals, con favolose parti atmosferiche, che si materializzano con l’utilizzo di cerimoniali chorus, che si vanno ad affiancare alle screaming vocals di Nornagest. “Obsidium” si rivela una epica cavalcata che dalla sua apertura sino alla chiusura dei suoi quaranta minuti, torna finalmente ad identificare gli Enthroned, come band di spicco del panorama black mondiale e a candidare seriamente “Obsidium”, tra i migliori dischi in ambito estremo di questo avido 2012. Se vi mancavano le chitarre iper veloci della band belga, eccovi serviti “Petraolevm Salvia” che rappresenta quanto di meglio si possa avere oggi in ambito estremo. A questo aggiungete anche una discreta dose di atmosfere (da citare “Thy Blight Vacuum Docet”), che devono essere state concepite direttamente da Satana in persona, qualche melodica linea di chitarra che riesce a trovare spazio nella ferocia dei nostri, qualche lancinante momento di funeral come nella morbosa “Oblivious Shades” ed in mano avrete qualcosa di cui parlare con il vostro amichetto black preferito, per diverso tempo. Ottimo questo comeback degli Enthroned, nonostante i continui rimaneggiamenti in sede di line-up che hanno teso a destabilizzare la band nell’ultimo periodo. Oscuri e malefici. (Francesco Scarci)
(Agonia Records)
Voto: 80