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venerdì 22 maggio 2020

Dead Prophet - Sounds of Enlightenment

#PER CHI AMA: Death/Grind
Ep di debutto per questa non troppo giovane band: formatisi infatti nel 2011 a Nowy Sącz in Polonia, dopo tre anni di attività, i Dead Prophet si prendono una pausa di altri 36 mesi fino al 2017, quando il trio ritorna in sella e si mette a registrare questo 'Sounds of Enlightenment'. Cinque pezzi di una ferocia inaudita che confermano come la terra di Behemoth, Vader e Antigama, sia luogo ideale dove sprigionare la furia di un terremoto. Fatta eccezione per l'intro, il lavoro è infatti uno schizofrenico dipinto di suoni techno death/grind che s'innescano da "Unexpected Suffering" e arrivano alla conclusiva "Mutilated Waltz", danzando sull'ubriancante vortice di un brutal death senza compromessi, con chitarre sparate alla velocità della luce e una voce caustica dietro al microfono. I nostri non solo divampano la loro energia con sfuriate death grind, ma si confermano abili giocolieri quando tirano il freno a mano per il classico testa coda e il rallentamento è li, dietro l'angolo, pronto subitamente a ripartire. Interessante la terza "Renunciacion of God" che a livello atmosferico (ridotto al lumicino sia chiaro) mi ha evocato i Nocturnus di 'Thresholds', mentre le ritmiche successivamente fanno l'occhiolino ai Morbid Angel più incazzati. E la gragnola di colpi prosegue anche sotto il martellare senza tregua di "Flakka", a confermare le qualità disumane del drummer polacco. Insomma 'Sounds of Enlightenment' è un biglietto da visita interessante per chi ama vedere il proprio naso grondare dai pugni ficcanti di band extreme death. (Francesco Scarci)