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giovedì 12 aprile 2012

Cheap Vudu – Counter of Pain

#PER CHI AMA: Black/Death minimalista
Arriva da Barcellona questa one man band dedita ad un personalissimo quanto strano metal dalle tinte black (e testi anticlericali a go-go cantati e recitati in spagnolo). In verità l'autore di questi brani, che si fa chiamare “Sin Rostro”, ha sperimentato molto con i limiti tecnici imposti dalle sue possibilità stilistiche e tecnologiche, sfruttandole in maniera più o meno ottimale. Diciamo subito che l'album risulta interessante se visto dal lato sperimentale e da evitare per chi cerca chicche stilistiche musicali. Brano dopo brano ci si addentra in una visione personalissima del black, dove patterns di batteria minimale si dimenano tra chitarre scarne e rumori industrial molto lo-fi tenuti costantemente “sotto” ad un cantato in primo piano sofferto e molto convinto, anch'esso lo-fi molto diretto e brutale. L'album si apre con “Angel of Light” che fa da intro e rivela subito la vocazione cinematografica dell'intero lavoro poi continua con “Awake”, la più violenta forse dell'album e “Be Very Afraid” che sembra uscita dai b-side dei Christian Death” periodo “Sex Drugs and Jesus Christ” con molta meno enfasi però... l'ambient noise si mostra nella track “ Central Brain”, strutture semplici ma che risultano efficaci come in “God's Civilization” dove la componente industrial si fa più potente e si fonde con un sound più dark oriented dal vago ricordo Sisters of Mercy con tanto di finale tribale in salsa gregoriana stile Enigma. La voce di “It's Evil” é sguaiata e maligna e la musica riflette il brano precedente ma le chitarre sono molto soniche e tenute sempre molto distanti quasi a cercare un sound più psichedelico e lisergico.”Roguemos al Senor” crea un'atmosfera da film horror anni 70' e la voce narrante che troviamo in altri punti dell'album rende il tutto molto drammatico.”Suck the Cross” non rende e una batteria monotona unita ad una chitarra sottotono sono salvati da un cantato bestiale molto simpatico. Arriviamo all'ultimo brano dove uno zapping alla manopola di una vecchia radio, ci anticipa “Waiting the Horror”, che non cambia la scelta stilistica di una batteria drittissima e di una chitarra bloccata sullo stesso riff per tutta la durata del brano, il growl salva tutto e dona comunque un'atmosfera molto cupa al brano, stupenda poi la chiusura di pochi secondi tra organo e voce narrante stile vecchio film western! “Cheap Vudu” ha l'onore di mostrarci come la musica estrema si presti a tantissime personali interpretazioni anche anticonvenzionali! Per farvi un'idea, prendete i gruppi del Batcave anni '80, tipo primi Alien Sex Fiend, mischiatelo con il modo sanguinolento di intendere la musica di Rob Zombie e fondetelo con un film horror di serie B, trasportatelo nel metal estremo underground e avrete così “Counter of Pain”! L'effetto potrebbe stordirvi, farvi vomitare oppure eccitarvi a dismisura! (Bob Stoner)

(Self)
Voto: 65