#PER CHI AMA: Melo Death, Throes of Dawn |
Da Dallas ecco arrivare gli Aduanten, terzetto che nasce dalle ceneri dei deathsters Vex, un ensemble esistito a fine anni '90. La proposta del trio statunitense, che include peraltro un membro degli Obsequiae, prevede un death melodico, senza troppi fronzoli. L'EP intitolato 'Sullen Cadence', rappresenta il debutto per i nostri e contiene quattro song che la band definisce come dark textured death metal, questo per dire che la linea melodica dei pezzi, già a partire dall'apertura affidata a "The Drowning Tide", ha una certa dose di malinconia di fondo espletata attraverso break acustici e melodie strazianti, con il solo inghippo che il vocalist sembra essere quello dei primissimi Katatonia, il che stona un pochino con la proposta. Molto meglio la title track, che sembra evocare i finlandesi Throes of Dawn, e anche la voce di uno dei tanti ospiti che si contano nella release, appare più gradevole e adeguata alla proposta, anche se poi ad emergere è di nuovo la voce sgraziata di cui sopra (dovrebbe essere quella di Tanner Anderson degli Obsequiae), ma son dettagli e si può anche soprassedere soprattutto perchè la musica a tratti è convincente, fatto salvo per quelle parti dove le ritmiche sono più tirate e sghembe, e i risultati non proprio eccezionali. Si prosegue con "The Corpses of Summer" forte con la sua linea di basso, ma un po' piattina e prevedibile nella sua evoluzione sonora, sebbene alcuni giri di chitarra possano evocare di nuovo un che dei Katatonia degli esordi. Più tribale l'inizio della conclusiva "Palace of Ruin", un pezzo interessante a livello ritmico, ma che manca ancora di quel pizzico di originalità che la faccia realmente decollare. C'è da lavorare ancora un po' per maturare traguardi più ambiziosi, ma gli Aduanten sembrano sulla giusta rotta. (Francesco Scarci)
(Self - 2021)
Voto: 65
https://aduanten.bandcamp.com/album/sullen-cadence
Voto: 65
https://aduanten.bandcamp.com/album/sullen-cadence