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mercoledì 14 luglio 2021

Karcinoma - Invictus

#PER CHI AMA: Symph/Gothic, Therion, Tristania
Mai avrei immaginato di ascoltare questo genere musicale da una band col moniker Karcinoma. Nella mia testa pensavo già a suoni putrescenti, in stile 'Reek of Putrefaction' dei Carcass e invece quando ho infilato nel lettore 'Invictus', atto secondo di questo terzetto russo, ecco trovarmi con mio sommo stupore, un sound che combina la sinfonia dei Therion con quelle band gotiche tanto in voga a fine anni '90 (penso a Tristania o Theatre of Tragedy). Francamente, non so se questo sia un pregio o un difetto, fatto sta che quello fra le mie mani è un sound all'insegna del sympho gothic che irrompe sin dalle note iniziali di "Incantamentum" e prosegue per oltre un'ora di musica, attraverso buone melodie, feroci accelerazioni, ma soprattutto un cantato operistico a cura di Yana Filippova, che già compariva nella line-up originale della band, quando nel 1998, uscì il debut 'The Night... Apogee of Madness'. Dopo ben 23 anni (con annessi 15 anni di scioglimento), l'ensemble di Yaroslav torna con questi nove pezzi, in cui la musica classica si combina al metal (musicalmente la title track è sublime). Quel che mi turba e disturba, sono invece quei vocalizzi di Yana che qui mai bilanciati dai vocioni da orco cattivo che caratterizzavano appunto Tristania o Theatre of Tragedy, rischiano di confinare i nostri nei paraggi di quelle band stile Epica o Nightwish, con un taglio a tratti più violento e forse per questo, non apprezzato dai fan di sonorità più morbide. Quindi mi viene da dire che la proposta dei Karcinoma rischia di sostare in un limbo per cui potrebbe non piacere agli amanti del gothic cosi come pure a quelli del symphonic power. Certo, in mezzo potrebbero starci i fan dei Therion, ormai abituatisi a qualsiasi cosa che sia operistica, ma al tempo stesso heavy metal. Si perchè i nostri non scherzano nelle loro accelerazioni killer, ma quella voce a tratti fatico a digerirla. Devo ammettere che ho apprezzato brani come "La Casa Sotto la Tredicesima Luna" e "Bella Tristezza Celeste" (un testo che si rifà ad un componimento incluso nel 'Canzoniere' di Francesco Petrarca e qui dedicato a Olga Preceniece), dove Yana canta addirittura in italiano e dove sono presenti (almeno nella prima delle due) inserti horror psichedelici. Il problema è semmai che i due brani stancano non poco per le loro estenuanti durate. Nella malinconica "Mama" e in "Le Passé", i nostri si giocano la carta del francese, ma il risultato finale non sembra ancora beneficiarne appieno, la proposta puzza di già sentito e alla fine il desiderio primario è quello di arrivare quanto prima a completarne l'ascolto. 'Invictus' è alla fine un disco abbastanza eterogeneo in grado di coniugare sentori classici con furibonde cavalcate ("The Grace Of Vicious Horror", forse il pezzo migliore del lotto, sicuramente il più lungo) e pezzi decisamente più placidi come la conclusica "Winter Nightfall". Un ascolto decisamente impegnativo che rischia di non soddisfare realmente tanti palati. (Francesco Scarci)

(Wroth Emitter Productions - 2021)
Voto: 63

https://soundcloud.com/user-312452131