#PER CHI AMA: Post Rock Strumentale, God is an Astronaut, Mogway |
I Toundra sono un quartetto post rock strumentale spagnolo, di Madrid per l’esattezza. L'avreste mai detto dal nome? Personalmente no, ma forse sto divagando e/o impazzendo, quindi andiamo per ordine. Il loro primo cd (“I”) è stato pubblicato nel 2008 su CD/vinile e la stessa sorte è toccata a questo “II”, uscito nel 2011. Sette sono i pezzi inclusi nel dischetto con l'artwork che risulta ben curato, anche se minimalista nel suo insieme. Il quartetto è caratterizzato da sonorità post-rock, decisamente ben bilanciate con suoni più classic-rock, percussioni ed archi che conferiscono un’eleganza non comune alle composizioni dei nostri amigos iberici. Vero che il binomio chitarra distorta-violino esiste da anni, ma dosarlo al punto giusto non è cosa semplice, si rischia di strafare oppure di creare degli sterili arrangiamenti, qui siamo nel giusto mezzo. Parlando a livello generale, la struttura dei pezzi è simile a quella dei God is an Astronaut e affini; effettivamente il genere non lascia grandi spazi alla creatività se si vuole mantenere lo standard inalterato. Quasi tutti i pezzi hanno una sezione più calma e mai cupa che poi raggiunge un apice, caratterizzato da maggior vigore strumentale. Queste sfumature permettono ai Toundra di avere una sorta di marchio di fabbrica, anche se ritengo che ci voglia ben altro per emergere dal marasma di band che popolano ora come ora il panorama post rock strumentale. Personalmente in una ipotetica compilation di gruppi dediti a questo genere, farei molta fatica a indovinarne una buona parte, data la scarsa capacità ad emergere con una proposta originale. Tuttavia, visto comunque l'apprezzamento da parte del pubblico e gli ottimi risultati che il quartetto sta portando a casa, non voglio certo fare la predica ai bravi Toundra, che però dovrebbero dimostrare una maggior maturità nel prossimo lavoro. Dite che si intitolerà "III"? (Michele Montanari)
(Aloud Music)
Voto: 70
Voto: 70