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venerdì 8 luglio 2011

Hacride - Deviant Current Signal

#PER CHI AMA: Djent, Techno Death Progressive, Meshuggah, Cynic
Se oggi il djent esiste, non lo si deve solo ai Meshuggah, ma anche ai francesi Hacride, perciò ragazzi fermi tutti, se non avete questo album, tirate fuori i vostri taccuini e annotatevi assolutamente questo titolo. Quelli della Listenable Records, da sempre, vedono lontano e cosi dopo aver scoperto in passato Soilwork, Theory in Practice, Scarve e molti altri, ecco scovare nel proprio paese, anche gli Hacride. Era il 2005 e il combo transalpino, al debutto discografico, poteva essere additato erroneamente, come una clone band dei ben più famosi colleghi svedesi, ma ascoltando “Deviant Current Signal”, rimarrete folgorati anche voi dalla fantasia e della tecnica degli Hacride. Le otto tracce incluse vi coinvolgeranno con soluzioni quanto mai inusuali e innovative per il genere: la base di partenza è chiaramente il thrash/death preso a piene mani dagli insegnamenti dei costantemente citati maestri Meshuggah, con stop’n go, passaggi ipnotici, ritmiche serrate e le urla sempre molto simili al singer della band svedese. Ma poi, quando meno te lo aspetti, ecco uscire il coniglio bianco dal cilindro: in “This place”, la canzone più bella del lotto, troviamo passaggi atmosferici, orientaleggianti e un uso tribale della batteria; un folle sassofono si prende la scena in “Protect”, dove un fantastico basso (ispirato a Steve Di Giorgio) ricama insieme alle chitarre e alla batteria, una ritmica fenomenale. Ottimi assoli, sfuriate death, influenze alternative (alla Strapping Young Lad), ispirazione ai pazzi Mike Patton e Steve Coleman, rendono questo lavoro un ottimo lavoro, da avere assolutamente nella vostra collezione di cd. Un’eccellente produzione completa poi il quadro generale del debut dei francesi Hacride, un nome che presto sarebbe entrato nel firmamento delle grandi band heavy metal con altri 2 fantastici album... Geniali! (Francesco Scarci)

(Listenable Records)
Voto: 85