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martedì 21 settembre 2021

Meridian Dawn - The Pagan Poetry

#PER CHI AMA: Melo Death
I Meridian Dawn sono uno di quei collettivi che inglobano musicisti provenienti da ogni angolo del globo e da quanto ho capito, includono membri di molteplici band (tra cui i Nightrage) provenienti da US, Grecia, Finlandia e Belgio, per una release alquanto particolare, e ve ne spiego subito il motivo. 'The Pagan Poetry' comprende infatti cinque brani, di cui ben tre cover ed è proprio con una cover che i nostri decidono di aprire le danze, con un'irriconoscibile "Pagan Poetry" di Bjork, riletta in chiave melo death, manco fossero i Dark Tranquillity a suonarla. Davvero una figata, conoscendo peraltro il genere alquanto ostico dell'artista islandese. Il combo internazionale le ha dato una luce diversa, pure troppo, però permettendo al pezzo di essere davvero godibile. La seconda "The Moonlit Path" è invece un brano nuovo dei nostri sempre all'insegna del death melodico, con una ritmica veloce, assai piacevole, growling vocals e un ottimo assolo a mostrare le capacità esecutive dell'ensemble. Un altro nuovo pezzo è rappresentato da "Goodnight, Tonite", stracarico di groove nel suo stile che ammicca agli ultimi In Flames. Niente di innovativo sia chiaro, ma la facilità delle melodie di imprimersi nel cervello, ha un che di miracoloso. Si prosegue con le cover e a seguire ecco "Dissolving Bonds" dei Katatonia dal capolavoro 'The Great Cold Distance'. Come per Bjork, anche questo pezzo prende notevolmente le distanze dall'originale, proponendo eteree atmosfere ed un cantato pulito, in un azzardo alla fine solo da premiare. A chiudere "Sleepless Nights" di King Diamond, in un'altra stravagante, potente e originale revisione dei nostri del Re Diamante, con tanto di reinterpretazione in stile prog death, scuola Cynic. Complimenti ai Meridian Dawn che hanno avuto le palle di rischiare con pezzi non proprio semplicissimi da proporre, peraltro con ottimi risultati. Bella sorpresa, devo ammetterlo. (Francesco Scarci)