#PER CHI AMA: Prog Rock |
Da Genova, grazie alla Masterpiece Distributions, arriva dritto dritto nel mio lettore il lavoro dei Tenebrae (disco autoprodotto nel 2012 e uscito sotto House of Ashes nell'ottobre 2013), band dedita ad una sorta di “Art rock” (come loro stessi si definiscono nella lettera di accompagnamento al disco), ovvero, un progetto interdisciplinare che comprende varie forme d'arte: musica, recitazione, pittura, disegno e fotografia. Non a caso, all'interno del libretto si possono trovare alcuni esempi di queste arti, grazie alle bellissime illustrazioni di Sara Aneto, mentre per quanto riguarda la musica proposta, ora ci addentreremo più specificamente nell'analisi. Premetto che in questo caso di thrash o death metal scarnifica corpi, non vi è la minima traccia; e vi confesso che, almeno in questo caso, la cosa mi fa particolarmente piacere. Non conoscendo la band e non avendola sentita all'opera mai prima d'ora, non sapevo esattamente cosa aspettarmi, o meglio, avevo solo un'indicazione data dal flyer informativo: “Gothic Prog Metal”. Subito ho pensato a qualcosa di moderno, di ultrasulfureo e non particolarmente “allegro”, ma pigiando play per la prima volta, sono rimasto basito. Innanzitutto per la finezza e la classe del sound proposto, e poi perché mi è sembrato per un momento, di ascoltare i vecchi Lp prog rock di mio padre (grande fan del prog italiano anni '70), proposti con un suono e registrazioni decisamente moderne. Potevo aspettarmi di tutto, ma non una cosa del genere: un gruppo italiano che suona grande prog “classico” nel 2014? Ebbene si, c'è e lo fa alla grande. Poche “seghe” strumentali, il prog vero e proprio si trova nelle atmosfere, nelle linee vocali e nel timbro del bravo vocalist Pablo, nelle chitarre del fondatore Marco “May” Arizzi e nei synth e tastiere di Francesco Mancuso, senza tralasciare “Attila” alla batteria e Fabrizio al basso. Trattandosi di un concept (cosi come per il predecessore, essendo questo il secondo CD della band), i testi sono complessi e invitano a immedesimarsi nei personaggi della storia proposta, che risulta essere un “prequel” della storia narrata nel primo lavoro dei Tenebrae. I ritmi sono sempre piuttosto lenti e tendono ad assestarsi sui confortanti 4/4, che danno a tutto il disco un bel senso di solidità e sui quali i testi in italiano suonano da Dio. Dopo 5 ascolti completi posso sbilanciarmi e dire senza se e senza ma, che è dai tempi dei mitici IN.SI.DIA che non ascoltavo del metal cantato in italiano così valido. E' inutile e irrilevante parlare di influenze e “modelli”, perché i Tenebrae vanno ascoltati sulla fiducia di trovarsi dinnanzi ad un lavoro di grande portata, assolutamente. Un ottimo lavoro composto e suonato da grandi musicisti, a mio avviso penalizzati soltanto da una produzione non perfettamente all'altezza del calibro del gruppo (sul suono della batteria si poteva fare qualcosa di meglio, e quel rullante è alla lunga fastidiosetto). Per il resto davvero nulla da dire, un CD senza cadute di tono, di alto livello dal primo all'ultimo secondo; le mie canzoni preferite? Tutte in blocco le 9 tracce de 'Il Fuoco Segreto' contribuiscono a creare quello che per il sottoscritto entra di diritto tra i migliori ascolti del “Pozzo” del 2014 (anche se il platter ha quasi un paio d'anni). Non voglio aggiungere altro se non un calorosissimo invito a recuperare il cd, ascoltarlo e rendersi conto di quanto sia notevole. Sono sicuro che mi darete ragione e sono certo che adorerete i Tenebrae quanto me. Io non ne ho proprio potuto fare a meno. (Claudio Catena)
(House of Ashes - 2013)
Voto: 90