BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Thrash/Death |
Sentivo la mancanza dell’ennesima mazzata nei denti. Questa volta dovrò presentare il conto del mio dentista ai Legion of the Damned (LOTD), andando a ripescare il loro secondo lavoro del 2006. La band ci spara tra capo e collo un death violento e incazzato, oscuro e morboso. Potenti riff erigono un muro sonoro devastante, capace di assalirci alle spalle e lasciarci inermi e annichiliti. Cupe growling vocals si stagliano su una ritmica pesante con una batteria che ricorre spesso ai blast-beat. Per chi non lo sapesse i LOTD non sono altro che la reincarnazione degli ormai defunti Occult, band olandese di discreto valore negli anni ’90, che per ragioni contrattuali decisero di sciogliersi e riformarsi sotto altro nome e ripartire là da dove avevano lasciato, appunto con un death thrash dinamitardo che si rifà ai nomi sacri del genere. Niente di nuovo quindi sotto il sole: tanta rabbia e colate laviche di riff che ci percuotono e ripercuotono, lasciandoci tramortiti per terra. 'Sons of the Jackal' è un mortale attacco ai sensi, che alla fine dell’ascolto ci lascia totalmente privi di fiato. Sebbene non ci troviamo al cospetto di nulla di nuovo, devo rilevare l’assoluta perizia tecnica di una band che ormai da oltre 25 anni calca la scena metal con grande dignità. Ultima nota: il cd contiene anche un bonus DVD con più di due ore di materiale inedito estrapolato da backstage di vari festival estivi del 2006, due video e tre gallerie di immagini. Per soli amanti di album tritaossa. (Francesco Scarci)
(Massacre Records/Napalm Records - 2006/2015)
Voto: 65