BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Prog Rock, Porcupine Tree |
Ero un grande fan della band di Varsavia quando ascoltai questo lavoro per la prima volta, mi aspettavo che 'Rapid Eye Movement' fosse l’album della consacrazione, il top dell’anno per questo genere, in grado di surclassare anche i Porcupine Tree, ma alcune sbavature e passaggi a vuoto, non hanno fatto altro che rimandare questa gioia per il sottoscritto e anzi lentamente disinnamorarmi dei Riverside. 'Rapid Eye Movement' resta senza dubbio un ottimo lavoro che sicuramente non deluderà gli amanti delle sonorità progressive e tutti i fan (quelli un po’ meno esigenti del sottoscritto), del combo mittle-europeo. L’opener è affidata alla magnetica “Beyond the Eyelids” che insieme a “02 Panic Room”, rappresentano le mie songs preferite: ambientazioni oscure, atmosfere eleganti garantite dalle ottime tastiere di Michal Lapaj e poi, e poi c’è la voce meravigliosa di Mariusz Duda, in grado sempre di regalare emozioni da brivido. I Riverside, con questo terzo full lenght, che ha come tema portante la fase R.E.M. del sonno, caratterizzata dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali, ci catapultano nel loro mondo onirico, proseguendo il discorso musicale iniziato con 'Out of Myself' e 'Second Life Syndrome'. Anche se rispetto a questi due lavori è stato fatto un piccolo passo indietro, la musica dei nostri è capace di toccare nell’intimo, come poche volte accade: distillati di malinconia, atmosfere toccanti, melodie sognanti ci regalano enormi emozioni. Oltre ai due brani già citati, “Schizophrenic Prayer”, “Through the Other Side” e “Embryonic”, stimolano i nostri sensi, con le loro dolci melodie sognanti e suggestive. Discorso a parte, meritano invece “Rainbow Box” e “Parasomnia”, le songs che insieme a “Cybernic Pillow”, ci mostrano il lato più aggressivo della band e che sinceramente ho meno apprezzato. La conclusiva “Ultimate Trip”, fonde nei suoi tredici minuti, il meglio dei Riverside, spaziando da momenti tipicamente progressive a sfuriate metalliche, con la voce talentuosa di Mariusz a dimostrare il suo immenso valore e a suggellare le qualità di una band sempre troppo sottovalutata. (Francesco Scarci)
(Inside Out Music - 2007)
Voto: 77
https://riversideband.pl/en/
Voto: 77
https://riversideband.pl/en/