#PER CHI AMA: Psichedelia/Prog Rock, Porcupine Tree |
Non avevo mai sentito i Lucy in Blue prima d’ora ma di sicuro non li scorderò facilmente. 'In Flight' è un disco che mi ha stregato e mi ha fatto venir voglia di rispolverare i vecchi vinili dei Pink Floyd di mio padre e riascoltarmi la discografia completa dei Porcupine Tree. Siamo davanti ad una personalissima reinterpretazione del prog rock di stampo anni sessanta/settanta con una vena psichedelica e post importante. Gli ambienti dei Lucy In Blue sono immaginifici, sognanti e pieni di suggestione, saranno probabilmente stati i paesaggi ghiacciati e i tramonti islandesi ad aver conferito ai pezzi una tale cinematograficità e una tale intensità emotiva. Perfetto per una colonna sonora di un film, adattissimo all’ascolto in solitudine sulla poltrona a contemplare la notte, 'In Flight' riesce a riassumere la lezione delle grandi band del passato e a tramutarlo in qualcosa di nuovo, fresco e accattivante. Il dittico d’inizio "Alight" pt.1 e pt.2 è come un’infinita sequenza di lenzuola di seta che si stendono una sull’altra, senza peso, senza sostanza, fatte solo di leggerezza. La voce poi a ricordare moltissimo i primi lavori di Syd Barret con i Floyd, aggiunge quella componente malata e allucinogena che allarga la percezione e induce ad una trascendenza lisergica artificiale così piacevole e così profonda da sembrare tangibile. I pezzi sono vari ma lo stile e l’identità della band rimane; "Nùverandi" ricorda "Wish You Were Here" e lo struggente quanto leggendario rammarico per il compianto diamante pazzo. "Tempest" vanta la presenza di un frenetico prog rock che ricorda gli Area e i Jethro Tull, con quei suoni di organetto così evocativi dell’epoca d’oro del prog che quasi mi fanno commuovere. Una menzione merita anche la title track, indiscutibilmente il mio pezzo preferito del disco, che con i suoi quasi dieci minuti di lunghezza offre una selezione dei migliori ambienti dei Lucy in Blue e li conferma come maestri di espressività strumentale ed emozionale. Nonostante alcuni piccoli inciampi nel mood delle canzoni, il disco rasenta la perfezione. In particolare mi riferisco a momenti troppo frenetici seguiti da ambienti rarefatti ed intangibili, ove a volte la transizione appare troppo repentina, ma questo è il mio gusto personale, sono sicuro che altri ascoltatori potrebbero trovare questa caratteristica piacevole e interessante. Consiglio vivamente i Lucy in Blue a tutti i nostalgici della psichedelia e del prog, sono certo che troveranno gran soddisfazione nel volo di 'In Flight' e sono altrettanto certo che vorranno ripetere l’esperienza più e più volte finché la realtà non si squaglia e rimangono solo delle soffici nuvole dai colori pastello e un caleidoscopico cielo notturno adornato da un milione di stelle che lampeggiano ad intermittenza casuale e che non vogliono saperne di stare al loro posto. (Matteo Baldi)
(Karisma Records - 2019)
Voto: 82
https://lucyinblue.bandcamp.com/album/in-flight
Voto: 82
https://lucyinblue.bandcamp.com/album/in-flight