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lunedì 22 marzo 2021

Moaan Exis - Necessary Violences

#PER CHI AMA: Industrial/EBM
Nuova uscita per i transalpini Moaan Exis, band che dal 2016 ad oggi ha già dato vita a tre album ed un EP, tutti orientati e concentrati nei territori sintetici dell'industrial/EBM. In realtà, il duo di Tolosa, nasce con l'intento di rivitalizzare un sound che ha dei capisaldi molto noti, caratteristiche ben delineate nel corso dei '90s e negli anni 2000 che si possono cercare nei lavori di NIN, Suicide Commando, Hocico, Skinny Puppy, Front 242, senza dimenticare le influenze contaminanti del digital hardcore e della techno dark, con un taglio marcatamente cinematografico e tanta rabbia al silicone. 'Necessary Violences' si presenta subito con un ottimo artwork ed un prodotto a regola d'arte, rivendicando un costante suono abrasivo, una sorta di nera prigione digitale ad alta tecnologia ("Alone Together"), mentre il canto è assai violento, coperto perennemente da una distorsione che ne accentua l'aggressività. I ritmi sono quasi sempre ricchi di schizofrenia ed il disagio trasmesso è palpabile fin dall'iniziale ed inquietante traccia d'apertura, "Everyday is a Simulation", carica di cupa atmosfera e sinistri presagi. Il paesaggio sonoro molto dark nelle musiche, interagisce alla perfezione con un cantato di derivazione NIN/Marilyn Manson/Hocico, di sicuro effetto e resa sull'ascoltatore. È un contesto glaciale, rigido, sintetico, malato, perverso, con ritmiche al limite del marziale, ossessive e disturbanti ("Divine Automation" ne è uno splendido esempio). Non si avverte mai l'idea di essere di fronte a qualcosa di banale, anche su alcune basi techno ("Coercion") che potrebbero risultare stra-abusate, si nota comunque una certa dimestichezza e bravura nel rielaborarle intelligentemente e nel rivedere certi giochi musicali, mostrando vecchie teorie sonore rimesse in pista con nuova luce e molta più energia. I Moaan Exis conoscono molto bene i territori da loro percorsi per esprimere al meglio la loro musica e si muovono saggiamente sempre sul filo del rasoio, tra il pericolo di plagio, sbandierato da chi non li ascolta profondamente e chi non percepisce il gusto e la bravura con cui mescolano le carte, e la capacità di rendere l'Electro Body Music, un genere instintivo, una musica di ribellione, tanto violenta e rumorosa quanto trascinante e ballabile. Tutto questo, nel vasto mondo dell'elettronica estrema, li fa apparire interessanti, forti di una conquistata identità musicale, capaci di un grande equilibrio che gli ha permesso di arrivare fin qui senza sbagliare un colpo a livello di produzione, approdando in questo 2021 con un disco brillante, che porta quel titolo inequivocabile che è 'Necessary Violences', che non ha nulla da invidiare ai padri fondatori di questa nicchia musicale. Una nuova generazione di figli digitali perfetti, che dovrebbero essere amati da tutti coloro che si rispecchiano nel duro rumore industriale e nei ritmi asfissianti della techno più oscura. (Bob Stoner)