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sabato 31 agosto 2013

Siva Six - Rise New Flesh

BACK IN TIME:

#PER CHI AMA: EBM, Industrial, Electro Music
La sorte di questo duo greco sembra già essere scritta. L'interesse che i musicisti di derivazione metal manifestano per il suono "sintetico", è evidente, non viene mai accolta di buon occhio in certi ambiti della musica elettronica. Per questo "Rise New Flesh" è stato probabilmente snobbato o guardato con molta indifferenza dal pubblico a cui si è rivolto Ma chi sono questi due "metallari" dalle velleità elettronico-industriali? Presto detto: il tastierista Noid è stato per ben sette anni un membro attivo della black metal band Rotting Christ, mentre Z (alla voce) ha fatto parte per dieci anni degli altrettanto famosi Septic Flesh, formazione death/gothic greca dalle grandi potenzialità. Un curriculum di tutto rispetto, ma anche una pesante zavorra che i Siva Six si portano appresso. Inevitabilmente. Dovendo esprimere il mio parere, posso dirvi che "Rise New Flesh" è un lavoro valido sotto molteplici aspetti. Innanzitutto il gruppo si è cimentato in una sorta di "harsh-EBM" che riesce a demolire senza mai annoiare, creando la giusta amalgama tra la staticità della battuta che il genere impone e un lavoro di tastiere complesso e assolutamente mai banale. Non c'è dubbio che i Siva Six abbiano molto da insegnare in termini di composizione ed è sufficiente soffermarsi sui grandiosi intrecci apocalittico-orchestrali di "Nihil Before Me" e "Nexus 6" per accertarsene. Efficace anche la prova vocale di Z, che si affranca dal timbro esageratamente artefatto oggi tanto in voga e opta invece per un approccio ben più crudo e diretto (suppongo ispirandosi ai Nitzer Ebb). Di certo non siamo di fronte ad un lavoro imprescindibile, ma brani come "Streetcleaner" o "Awayk" sono mazzate EBM che non potranno lasciarvi indifferenti, se in questa musica ricercate soluzioni violente e intelligenti allo stesso tempo. (Roberto Alba)

(Decadance Records - 2005)
Voto: 70

http://www.lastfm.it/music/Siva+Six/Rise+New+Flesh

lunedì 24 ottobre 2011

Blue Birds Refuse to Fly - Anapterωma

#PER CHI AMA: Future Pop, Electro Music
La Grecia "elettronica" continua a sorprendere positivamente. Dopo gli ottimi esordi di Audioplug e Genetic Variation, un altro nome interessante della scena musicale ellenica torna sotto le luci dei riflettori, ma questa volta non è di una band alle prime armi che si parla. I Blue Birds Refuse To Fly con il loro secondo album e dal lontano 1998 (anno in cui uscì il debutto "Give Me the Wings") hanno subito alcuni sostanziali cambiamenti che hanno coinvolto il gruppo. Kyriakos Poursanides, che fu il tastierista dei Wasteland dal 1990 al 1998, è rimasto il principale responsabile del progetto, mentre Cristina Mihalitsi non è più della partita, per cui la sezione vocale di "Anapterωma" è stata affidata all'ex-The Illusion Fades George Dedes, coadiuvato da George Priniotakis e Maria Kalapanida per le backing-vocals. Il battito soffice di "House of Sex" è un assaggio gradevole che anticipa quel che potremo ascoltare nei minuti successivi, ovvero un'elettronica dai contorni imprecisi che, nell'arco di tredici brani, sfiora diverse dimensioni stilistiche. Romantiche atmosfere future-pop, arrangiamenti di classe e motivi "radio-friendly" dal facile appiglio sono le componenti che fanno di "Anapterωma" un prodotto appetibile ed eterogeneo al tempo stesso. Vale a dire che per alcuni la varietà stilistica sperimentata dal gruppo potrà costituire un quid positivo, per altri una fastidiosa spina nel fianco. Di certo la levatura artistica dei Blue Birds Refuse To Fly non si discute e canzoni come "Lacrima di Balena II - The Revenge" o "Some Roads Can Take You Everywhere" denotano un songwriting raffinato che saprà ammaliare gli ascoltatori più attenti al particolare. D'altro canto, va sottolineato che non tutti gli episodi riescono a colpire nel segno ed è proprio la disomogeneità della scaletta ad ostacolare un percorso fluido e senza intoppi. Si pensi ad esempio al brano "The End", che pare un tentativo di "scimmiottare" i Laibach in un contesto pop/sinfonico di dubbio gusto. Per il resto, "Anapterωma" si fa pregio dell'ispirata prova vocale di Dedes e di una produzione limpida e pulita, attestandosi come un prodotto di buona qualità che andava solo smussato in qualche punto per poter risultare più fruibile all'ascolto. (Roberto Alba)

(Decadance Records)
Voto: 70