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venerdì 7 luglio 2023

Drakon - Р​е​ч​и в​ы​с​о​к​и​е

#PER CHI AMA: Black/Death
Poco più di due mesi fa recensivo 'П​р​о​б​у​ж​д​е​н​и​е' dei russi Drakon, loro full-length d'esordio. Ora, sulla mia scrivania arriva questo 'Р​е​ч​и в​ы​с​о​к​и​е', che potremmo tradurre in inglese come "The Speech is High". Non so a quale discorso il duo, formato da Veleyar e Demether Grail, faccia riferimento, ma per quanto concerne l'aspetto prettamente musicale, non vedo grossi scossoni stilistici rispetto al precedente album. Tre nuove tracce più due cover, di Unanimated ed Enslaved, a tastare il polso della situazione in casa Drakon. Si parte da "Промысл русского Рода", e da una vertiginosa ritmica black/death, su cui si staglia la voce del frontman russo. Chitarre taglienti in stile black svedese intaliano riff acuminati come rasoi, poi il terreno frana in un breve break atmosferico, per poi ripartire in un finale acidissimo. Nessuna peculiarità in questi primi quattro minuti, per poter dire che la proposta dei nostri sia del tutto originale. Ben suonata forse, ma per quel che riguarda la personalità, beh siamo lontani anni luce. La situazione prosegue anche nella successiva "Времяворот", che vede, come unica differenza, una più marcata ricerca di cambi di tempo, cosi come della presenza di cori ad affiancare il cantato gruignolesco del frontman. E ancora, una parvenza di assolo a stemperare la brutalità dell'act russo. "Бог войны" ha un sound più oscuro, assai ritmato e identificabile a cavallo tra il black norvegese e quello svedese, con una discreta dose di melodia ed un rifferama che si conferma compatto ed implacabile. Un altro break atmosferico a stemperare la furia del duo russo e non posso che apprezzare questa ricerca di diversificare i suoni di quello che potrebbe essere tranquillamente una copia del vecchio album. Arriva anche il momento delle cover: "Life Demise" degli Unanimated, da 'Ancient God of Evil' e "Fenris" degli Enslaved, addirittura da 'Frost', due mitici pezzi anni '90 riletti quasi fedelmente rispetto alle originali e che pertanto non spostano di molto il mio giudizio finale. Speriamo in un prossimo lavoro, che veda una maggiore ricercatezza in fatto di originalità, mentre per ora, mi trovo costretto a confermare il vecchio giudizio. (Francesco Scarci)

(Sleaszy Rider Records - 2023)
Voto: 64

https://drakonblackmetal.bandcamp.com/album/ep