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martedì 21 maggio 2013

Echoes of Yul - Cold Ground

#PER CHI AMA: Dark Industrial, The Axis of Perdition, 35007, 3rd and the Mortal
Tra il finire degli anni novanta e i primi anni duemila uscirono tre band che, anche se poco conosciute, con tanta lungimiranza ridisegnarono le modalità del rock psichedelico, quello che confinava con il metal e arricchito di suoni lunari, molto space rock dei 70's e pesante come il doom. Le band a cui facciamo riferimento per presentare questa act polacco dal nome Echoes of Yul si chiamano 35007, WE e Teeth of Lions Rule the Divine, quest'ultima un side project di Lee dorian dei Cathedral. “Cold Ground” è un diretto discendente di queste stupefacenti band e non da meno presenta lo stesso possente carattere artistico, spaziale, psichedelico e introspettivo, capace di catturare con le sue atmosfere irreali e umorali, riverse nell'oscurità, che oltre ad inneggiare ai maestri del genere, osa anche spingere oltre i confini il proprio lavoro con composizioni che introducono in forza l'elettronica, l'industrial e il dark ambient, legati con un filo indissociabile al suono dell'avanguardia di casa The Axis of Perdition senza mai dimenticare i contatti con quella forma metal di moderna concezione che vive nell'anima della band. Tutto questo servito su di un cd dalla buona qualità sonora, figlio di una distinta produzione e un artwork di copertina ricercato e molto fine. Il duo polacco mostra in questa collana di tredici brani, dalla durata totale di ben sessantaquattro minuti, un ottimo feeling e delle idee assai chiare; magari il filone scelto non è certo dei più commerciali ma sicuramente ha carattere da vendere, dimostrando una maturità raggiunta, per un duo nato nel 2008 e autore di due album e due demo in quattro anni (“Cold Ground” è il secondo album ed è uscito per la Avantgarde Music nel 2012). L'album scorre a ruota libera tra grigie atmosfere ambient ,voci campionate seminate ovunque, squarci di metal evoluto, space rock ed elevata psichedelia. Il cd si fa ascoltare senza lasciare attimi di respiro proiettandoci in un vortice emozionale dalle mille sfaccettature che passano da freddi paesaggi elettronici ad oscuri viaggi dal groove sound che nel finale strizzano persino l'occhio agli ultimi album dei 3rd and the Mortal. Un universo quello dei Echoes of Yul, da scoprire lentamente, entrando cauti per uscirne pienamente soddisfatti! Un cd veramente riuscito! (Bob Stoner)

(Avantgarde Music)
Voto: 80

http://echoesofyul.bandcamp.com/