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mercoledì 12 novembre 2025

Funeral Baptism - In Solitude

#PER CHI AMA: Black/Death
C'è qualcosa di inevitabilmente esotico nel pensare al black metal che arriva dall'Argentina, un paese dove il genere si tinge di un'austerità quasi monacale, lontana dai clamori europei. I Funeral Baptism sono la creatura di Damien Batista, personaggio oscuro della scena underground di Buenos Aires, attivo dal 2012, ma ora trasferitosi in Romania, e qui supportato da Stege. I nostri propongono un suono che mescola black a venature più atmosferiche e death oriented. Il loro nuovo album, 'In Solitude', uscito via Loud Rage Music, che arriva ben otto anni dal debutto 'The Venom of God', riprende là dove aveva lasciato, ma con una maggior consapevolezza, una migliore cura nei dettagli, abbandonando quindi quell'approccio lo-fi degli esordi, e privilegiando una produzione più pulita e potente, in grado di spingere la musica del duo verso livelli qualitativi più maturi, sebbene la proposta non abbia nemmeno un 1% in fatto di originalità. Ma ormai questa è la norma della maggior parte delle uscite discografiche che ogni giorno vedono la luce, pertanto la mia non vuole essere una discriminante di un prodotto scadente, anzi. Credo semmai che ci troviamo di fronte a un album onesto e diretto, che in soli 26 minuti liquida la pratica, tra sonorità sparatissime sul versante black (l'incipit della title track non lascia alcun dubbio a tal proposito), coadiuvate tuttavia da una discreta vena melodica, un uso delle vocals interessante (a metà strada tra screaming e growl), al pari dei rallentamenti doomeggianti, di cui godremo da poco meno di metà brano, fino al termine. E questo pone appunto l'accento sulle qualità e l'estetica di una band, che pur non inventando nulla, riesce comunque a sopperire ai propri gap, con buone doti tecniche e una quasi raffinata ricerca della melodia, che si palesa attraverso parti atmosferiche, come accade per l'opener "Scarring Silence". Poi, spazio a ritmiche stratificate, pezzi mid-tempo (la mia favorita è "The Brink of Ruin", con un piglio alla Cradle of Filth nella sua componente vocale), impennate di furiosa rabbia con blast-beat impazziti, un interessante bridge in "Exsequiae", ottimi assoli un po' ovunque e qualcos'altro che rende comunque l'atto di ascoltare 'In Solitude', semplicemente dovuto. (Francesco Scarci)

(Loud Rage Music - 2025)
Voto: 65

sabato 3 febbraio 2018

Funeral Baptism - The Venom of God

#PER CHI AMA: Black/Death
Arrivano da Bucarest (anche se in realtà le loro origini partano addirittura dall'Argentina) questi terroristi sonori che, sotto il vessillo Funeral Baptism, portano avanti la loro proposta dedita alla fiamma nera del black. 'The Venom of God' è il loro debutto sulla lunga distanza, sebbene la durata di poco inferiore ai trenta minuti, possa far pensare piuttosto ad un EP. All'attivo dei nostri proprio due EP, che mostravano le potenzialità infernali del duo rumeno. Potenzialità che si palesano anche attraverso questi cinque (più intro e outro) velocissimi pezzi che, dalla scarnificante e spietata "The Seething Spirit", arrivano a "My Last Whisper", sfruttando una furia belluina ed infame che non lascia scampo. L'unica mia raccomandazione è pertanto farvi attraversare dall'intemperanza ritmica di un combo votato ad una forma di black primordiale che nulla ha da aggiungere ad una scena del resto ormai satura da anni. Potreste tuttavia soffermarvi sulle atmosfere glaciali di "The Gift" che vi faranno credere, almeno per qualche minuto, di camminare tra le innevate foreste svedesi. Lo stesso dicasi per la furibonda "Pale Rider" che tra i suoi accordi, vede riproporre un rifferama malinconico che mi ha evocato gli spagnoli Nahemah. Se la title track ha una vena più oscura e ritmata, con "Return to the Void" si sfocia in death intransigente che trova come punto di legame col black, le sole ferali urla del vocalist Liviu Ustinescu, mentre i solos sembrano uscire da 'Reign in Blood' degli immortali Slayer. Creatura strana quella dei Funeral Baptism, sicuramente da avvicinare con cautela. (Francesco Scarci)

(Loud Rage Music - 2017)
Voto: 65