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lunedì 6 ottobre 2025

Demonologists - Rakshasa

#PER CHI AMA: Noise/Experimental
Il nuovo album della band statunitense non lascia prigionieri o superstiti sul campo, proponendo un disco esasperato nei suoi contenuti, violento e drammatico. La band dell'Indiana si presenta come blakened noise/horror electronics music e niente o nessuno gli potrebbe dar torto su questa definizione musicale. Qui infatti, si parla ampiamente di violenza, oscurità e rumore nero, unendo ambient, rumoristica ed elettronica con parti vocali distorte, e disagiati recitati, più vicini ad un film dell'orrore che ad una forma canzone vera e propria. Tante le comparse e gli ospiti sparsi tra i brani, anche perchè le collaborazioni con altre band e artisti sono all'ordine del giorno per i Demonologists. Questa collana di 10 brani è ben fatta e molto variegata, la sua forma è molto curata, e non perde mai d'intensità né della sua atmosfera da brividi, anche quando vengono usate voci con l'effettistica tipica del post black/grindcore più estremo e inaccessibile, che a mio avviso, rischiano un po' di omologarsi troppo al già sentito, e frenare quel sano sentore di avanguardia presente in tutte le note del disco. Meglio l'impatto di brani più moderati come "Rakshama", o "Nebulæic Phantasm as Eloquently Dreamt by the Abominable Primordial Ooze", adorabile traccia ambient in salsa cinematografica, dai tratti violenti ma più oscuri e cinematici, il rumore cupo di "Autophagy" o l'incalzare ritmico di "Wet Wings", che porta in sè un finale memorabile di grande gusto e sensibilità. Il disco è assai ostico e vuole esserlo ad ogni costo, duro e difficile da assimilare, carico di composizioni anti melodiche, intriganti ed estreme, divise tra elettronica sperimentale, ambient oscuro e perverso industrial/crust punk cibernetico. "Samskara" non aggiunge nulla di nuovo al genere, ma i suoni che contiene sono veramente ricercati e iper realistici per chi li sa apprezzare. L'album è in perfetta linea con lo stile della Aesthetic Death, Liquid Death Records e Phage Tapes, che l'hanno lanciato e lo supportano, essendo estremamente proiettato in questo tipo di sonorità di noise estremo. Una band singolare che porta avanti un disegno musicale di confine molto curato e ricercato, ovviamente di nicchia ma decisamente interessante. Un disco che vale la pena ascoltare, un nuovo stimolante capitolo di rumore introspettivo ed oscuro che va a sommarsi alla lunga discografia di questo progetto a stelle e strisce virate al nero, in particolare lo split album Demonologists/Dodssang Tempel, che oltre al nuovo lavoro non può mancare tra i vostri ascolti più bui. (Bob Stoner)

(Aesthetic Death/Liquid Death Records/Phage Tapes - 2025)
Voto: 75