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sabato 11 aprile 2020

Ayyur - Balkarnin

#PER CHI AMA: Black, primi Burzum
Non è la prima volta che veniamo a contatto con una band tunisina dal momento che abbiamo già recensito su queste pagine i Persona. Da Sousse, ecco arrivare gli Ayyur, band dedita ad un black metal che in questo EP raccoglie un paio di nuove canzoni oltre a quattro tracce mai rilasciate, risalenti al periodo 2008/2013, però ahimè sola esclusiva dell'edizione limitata in cassetta di questa release, quindi non nelle mie mani. Diamo allora un ascolto a "I" e "II", le due song di 'Balkarnin', le sole a disposizione sul sito bandcamp degli Ayyr. La prima è un black mid-tempo assai oscuro, la cui particolarità è quella di avere un intermezzo liturgico a metà brano, ove sembra configurarsi un paesaggio sonoro desolato, da cui ripartire poi con un riffing ipnotico e ridondante, di chiara matrice burzumiana. La seconda traccia proposta dal misterioso trio tunisino (che consta peraltro di ex membri di Deathspell Omega e Lord Ahnman) non si discosta poi di tanto, con le chitarra zanzarosa di Angra Mainyu a tessere un'oscura melodia in sottofondo mentre il cantato di Shaxul sembra evocare quello primordiale di Mancan dei nostrani Ecnephias. Insomma, per ora 'Balkarnin' non ci offre ancora nulla di particolarmente originale, ma questo si era già evinto dalle precedenti release. Il consiglio che mi sentirei di dare alla band è quello di provare ad approfondire le melodie etniche berbere e cercare di coniugarle col black metal, al fine di trovare una proposta realmente accattivante. Per ora, nulla di nuovo sotto il sole cocente della Tunisia. (Francesco Scarci)

(Dead Red Queen Records/Bad Moon Rising - 2020)
Voto: 60

https://ayyur.bandcamp.com/album/balkarnin