Visualizzazione post con etichetta Church Road Records. Mostra tutti i post
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giovedì 20 novembre 2025

Mastiff - For All the Dead Dreams

#PER CHI AMA: Crust/Sludge/Hardcore
Non sono un grande fan dell'hardcore scavezzacollo, ma se ci mettete un po' di sludge/doom a corrompere le intemperanze di una band, ecco che mi trovo più a mio agio a scrivere di questo genere. Gli inglesi Mastiff sono fortunatamente uno di questi esempi, con un sound si, granitico, violento, potente e profondo, ma che comunque in questo nuovo EP di cinque pezzi, 'For All the Dead Dreams', si riesce ad apprezzare sin dalle fondamenta dell'opener "Soliloquy". Riffing iperdistorto, acuito dalla pesantezza dello sludge, vocals incatramate, pochi accenni alla melodia, e alla fine solo disperazione dilagante nei tre minuti e mezzo di questa traccia. Il registro non cambia poi di tanto con la successiva "Rotting Blossoms", anche se il ritmo si fa più sostenuto, e un piccolo accenno di melodia si riesce addirittura a cogliere nelle linee di chitarra, mentre il bel caustico vocione di Jim Hodge, si fa breccia in un sound che diventerà più ritmato nella seconda parte. "Decimated Graves", al pari di "A Story Behind Every Light", ci prendono a scarpate in faccia con parti più compassate e asfissianti, che si alternano a schegge al limite del grind. È un piacere essere investiti da cotanta violenza anche per la qualità di una registrazione che sembra inghiottirci nel wormhole creato dalla brutalità soffocante della band. Violenza pura infine per la poderosa e conclusiva "Corporeal", in grado di bastonarci ancora con la sua portanza ritmica, forte di un drumming inviperito e un basso che picchia a livelli di un fabbro nevrotico. Provare per credere. (Francesco Scarci)

(Church Road Records - 2025)
Voto: 70

sabato 13 luglio 2024

Copse - Old Belief | New Despair

#PER CHI AMA: Post Black
La nuova compilation degli inglesi Copse conterrà i due EP ufficiali della band. Quello su cui mi vorrei focalizzare io oggi è quello dello scorso anno, 'Old Belief | New Despair' e ai suoi tre brani inclusi. Per chi non conoscesse la band di Bristol, sappia che è un quintetto formatosi nel 2020, che arriva da una città famosa per lo più, per aver dato i natali a gente del calibro di Massive Attack e Portishead, ma anche ai thrasher Onslaught. La proposta dei Copse però non guarda né agli uni né agli altri, guardando invece al post black come punto di riferimento sonoro. L'ambientale intro "•" apre il disco, per poi lasciar posto alle ritmiche post black di "Old Belief" che mette immediatamente a fuoco la belligerante proposta dell'ensemble britannico. Gli elementi del genere ci sono tutti, messi anche al giusto posto, tra ritmiche infuocate, scream vocals, discrete melodie e parti più atmosferiche. E allora che manca? Probabilmente l'originalità, che questo genere ha perduto ahimè assai velocemente. Eppure, l'EP è piacevole con quelle sue chitarre in tremolo picking e le arrembanti ritmiche, cosi come le porzioni atmosferiche nella parte iniziale della lunga "New Despair" e quasi quindici minuti in cui i nostri spaziano da sonnacchiose partiture post rock con tanto di voce pulita, melodie soffuse in chiave Klimt 1918. Questo almeno fino al minuto 6.40, poi le voci tornano nella sua porzione scream, con la musica che si mantiene malinconica almeno per un altro minutino, prima del conclusivo assalto post black che tra accelerazioni e rallentamenti vari, ci terrà incollati nel suo ascolto, fino alla fine. Per chiudere, un commento provocatorio: ma anzichè una raccolta, non potevano rilasciare un vero full length? Forza ragazzi, stupiteci. (Francesco Scarci)