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Visualizzazione post con etichetta Apostasy Records. Mostra tutti i post
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sabato 25 febbraio 2023

Fleshcrawl - Into The Catacombs of Flesh

#PER CHI AMA: Death Old School
Another good release by these Germany death metal-ers. Still have that guitar pedal which accents the Swedish tone. The riffs on here are fantastic. But the album is just shy under 40 minutes in length unfortunately. The whole album is magnificent. The vocals compliment the guitar riffs. And the leads are solid and wicked. I enjoyed this album immensely. Their riffs are top-notch. The tremolo picking and fast paced rhythms are dynamite. These guys know exactly how to construct this style of death metal and they're like an ever flowing stream of metal (in the vein of Dismember).

These guys have been around since 1991 making magnificent metal with that Swedish tinge. They keep coming up with wicked riffs on the guitars. And the leads have quite a bit of echo/reverb to them. The music is pretty fast the whole way through. The rhythms incorporate bar chords and tremolo picking galore. I enjoyed this one immensely!

The production quality was top notch. I don't see anything wrong with it all the instruments are mixed well. The vocals sounded great, typical Swedish style though they're a German act. Their influences are all there and they've continued on this great path of death metal topping (to me) bands like Entrails they don't overly use that Swedish pedal for the guitars. They're in a league of their own in the songwriting capacity. I like this one a lot I mean, what's not to like?! The music on here is top notch metal and the vocals go well with the guitars. Everything seemed to fit on here. Nothing I would change.

I hope that they're in the works of another full-length. They're just about due for one. It's been almost 4 years since this was released. We'll just hope for the future is only Fleshcrawl's utopia! Be sure to check this out It's amazing! (
Death8699)

domenica 19 novembre 2017

Damnation Defaced - Invader From Beyond

#PER CHI AMA: Melo/Cyber Death, In Flames, Scar Symmetry
Tornano i panzer tedeschi Damnation Defaced, con quello che è il loro terzo Lp dalla loro fondazione avvenuta nel 2006, a completare una discografia che include anche un paio di EP. 'Invader From Beyond' esce per la Apostasy Records, un'etichetta per lo più specializzata nel death metal melodico. E il quintetto della Bassa Sassonia, per quanto il loro moniker possa suonare fuorviante, rientrano alla grande in questa categorizzazione. 'Invader From Beyond' contiene infatti dieci ottime tracce (più intro) che ammiccano al melodeath di stampo svedese, quello carico di groove, ottimi arrangiamenti, melodie catchy e chi più ne ha più ne metta, per conquistare una fetta di nuovi fan. Ne è dimostrazione "Goddess of Machines" che sulla robusta matrice ritmica, ci piazza un'elettronica dal profumo un po' vintage '80s, su cui s'innestano poi le growling vocals del frontman Philipp e gli assoli taglienti e melodici quanto basta delle due asce, per guadagnare mezzo punto in più in questa recensione. Non aspettatevi voci ruffiane però, un minimo di connessione col brutale passato death old school dei nostri, bisogna pur preservarlo. E allora largo al riffing serrato della title track, che viene smussato nella sua foga selvaggia, da tastiere che chiamano in causa indistintamente Scar Symmetry ed In Flames, giusto per fare due nomi a caso del panorama melodeath svedese. E noi non possiamo che applaudire alla proposta dei nostri che, pur non brillando in fatto di originalità, ci consente di apprezzare una sound sicuramente genuino, divertente e in grado di regalarci una quarantina di minuti in relax, a sbatterci ancora come dei ragazzini con un headbanging compassato, come quello garantito dalla quarta "Mark of Cain". Il rifferama di "The Observer" chiama in causa la scuola "meshuggana", anche se qui i ritmi sono decisamente più pacati, ma sempre carichi di colate di melodia cibernetica che mantengono la proposta musicale del quintetto di Celle, aperto a frange più o meno estese di fan. Certo, se si fosse fatto uso anche di ammiccanti vocals in pulito staremo parlando di tutt'altro prodotto, decisamente più accessibile, però non nascondo che l'ascolto di 'Invader From Beyond' possa concedere momenti più o meno interessanti. Non male l'apertura affidata ai synth di "The Key to Your Voice" sul cui riffing, che mi ha evocato gli Edge of Sanity (non a caso Dan Swano è responsabile di mix e mastering di questo lavoro), si staglia il vocione del monolitico cantante, in una traccia che riserva un finale apocalittico e furioso, con una funambolica prova alle pelli del bravissimo Lucas e ancora una prova sopra le righe, dei due chitarristi, la cui caratura tecnica sarà confermata anche in altri episodi del cd. Epico l'inizio di "All Comes to Its End", cosi come dirompente è l'apparato solistico di "Back from Apathy", peccato solo che si tratti di sprazzi non cosi lunghi e strutturati e che ci si debba pertanto accontentare di pochi secondi. Ultima citazione per la più orchestrale e organica "Creator's Fall", che con le sue melodie ficcanti, i suoi chorus e le mitraglianti ritmiche, regala altri minuti di piacevolissimo death metal dalle tinte moderne. Non male. (Francesco Scarci)

(Apostasy Records - 2017)
Voto: 75