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mercoledì 7 novembre 2018

Utburd - The Horrors Untold

#PER CHI AMA: Black/Doom
Le one-man-band, ormai una mania. L'ultima in ordine di tempo a comparire sulla mia scrivania è quella del russo Vitaliy Goryunov (alias Tuor) che con i suoi Utburd e questo ''The Horrors Untold', taglia il traguardo del secondo album, dopo l'esordio datato 2016, 'The Attraction to the Infernal Nature'. La proposta del mastermind di Olenegorsk ci conduce nei meandri del black atmosferico, quello un po' malato e corredato da una matrice musicale disarmonica e pertanto ostica da digerire. Tutto ciò è confermato già dall'opener, "Rise of Dagon", una traccia che non scivola via in modo fluido ma anzi, nel suo incedere sludgy, unisce un black mid-tempo a rare aperture melodiche. E quel grigiore sludge che percepivo nell'opener, diviene black doom nella seguente "The Mystery Of Joseph Karven", una song che sembra trasporre in musica quell'orrore menzionato nel titolo dell'album. Il brano cresce in intensità e pathos, grazie ad una forte ambientazione orrorifica (ottime a tal riguardo le keys), arricchita dall'ampio spettro vocale di Vitaliy, capace di spaziare su differenti timbriche sia in scream che in growl. Il disco prosegue su questa scia, attraversando lugubri atmosfere che sembrano emergere da qualche libro del buon H.J. Lovecraft: penso alle campane che suonano a morte in "Death From Mount Tempest" o quelle più festose all'inizio di "Pikman's Triumph", in un'alternanza musicale faticosa da godere, ma di sicuro interesse, che persiste nel muoversi tra oscuri e decadenti paesaggi, paurosi presagi di morte in un lungo ed estenuante viaggio che sfiora l'ora di durata (gli undici minuti della title track li troverete come i più dispendiosi da affrontare), fino alla conclusiva bonus track "He, Who Paint In Red", pezzo strumentale del 2016, mai pubblicato fino ad ora. Interessante proposta ma non proprio imprescindibile. (Francesco Scarci)