#PER CHI AMA: Post Rock |
Verosimilmente percepirete gli intenti conservativi (la batteria scalena, il riff dimesso di chitarra costituito rigorosamente da due note, le progressive stratificazioni sonore: il manierismo del primo singolo "Coolverine", collocato in apertura, ne fa l'ennesimo, innecessario bignamino post-rock griffato Mogwai) e irrotazionali (l'atmos/tronica di "Brain Sweeties", la cinematica progressiva di "Crossing the Road Material") del campo magnetico sonoro generato da questo terzo album post-'Cummings', prima ancora di tirare il disco fuori dalla cartella dei torrent download. Altrettanto iconico vi apparirà il crescendo aurale di "20 Size" e quello boreale della title track, "Every Country's Sun", in chiusura. Verosimilmente, soltanto la stupefacentemente crimsoniana "Old Poisons" e, poco prima, la cripto-carpenteriana (la definizione ahimè non è mia) "Aka 47" (sarebbe il Kalashnikov, se vi piacciono i calembour, also known as AK-47) riusciranno a sorprendervi almeno un po'. E il wave-pop di "Party in the Dark" (New Order, OMD, Pet Shop Boys, quella roba lì, insomma), seppure per motivi opposti. Criminale il missaggio: la mia versione era zuccherosa e satura come una colazione domenicale in una pasticceria palermitana. Che si trattasse soltanto di una cattiva codifica mp3? Lo vedi che cosa succede a tirare giù la musica dai siti pirata. (Alberto Calorosi)
(Rock Action Records - 2017)
Voto: 70