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giovedì 25 giugno 2020

Shaman Elephant – Wide Awake but Still Asleep

#PER CHI AMA: Stoner/Psych/Prog
Tornano sulla scena in grande stile i norvegesi Shaman Elephant, con un secondo splendido album che vede la luce attraverso i canali della Karisma Records, la creativa etichetta che ci ha fatto godere negli ultimi anni diversi ottimi artisti. Il sound del trio di Bergen, mantiene i canoni del precedente album, evolvendosi in maniera esponenziale nella composizione e nella qualità esecutiva. Brani elaborati, lunghe performance acide, melodie e parti vocali ricercate, suoni caldi e vintage, musica impegnata, eseguita e costruita con intelligenza e dedizione (mi piacerebbe sapere perchè un brano si intitola "Steely Dan", proprio come il gruppo statunitense degli anni '70). L'introduttiva "Wide Awake but Still Asleep", che porta il titolo dell'intero box, ci mostra come la band riesca a mescolare varie influenze stilistiche senza mostrare affanni, rendendo anzi la trama fresca e originale, piena di spunti interessanti. Quindi, in un calderone magico, lo sciamano con la proboscide, impasta suoni psichedelici di rock progressivo e alternativo, space rock contaminato da una sezione ritmica molto vivace che scivola felicemente, spesso e volentieri, dalle parti degli Stone Roses, epoca 'Second Coming'. La voce del chitarrista Eirik Sejersted Vognstølen, evoca magia e in alcuni momenti arriva a toccare vertici da brivido, molto vicini al primo Chris Cornell dei Soundgarden, gruppo fondamentale che ritorna alla mente ascoltando questo album (periodo 'Ultramega Ok'), assieme all'energia dei Motorpsycho di 'Demon Box'. Il disco è variopinto, si snoda tra passaggi lisergici vicini allo stoner/acid/prog rock più europeo alla the Spacious Mind/Anekdoten, accostato al progressive tipico di estrose e raffinate band di culto dal forte carattere psichedelico, come Camel o Egg. Rimango stupefatto all'ascolto di "Ease of Mind", una morbida ballata ai confini tra il Jeff Buckley di 'Grace' (impressionante la somiglianza vocale con il compianto cantautore americano) e un certo jazz/folk progressivo, arioso e sognante. La coda del disco, con il penultimo "Traveller", un pezzo di oltre 11 minuti di lunghezza (diviso in tre parti), sintetizza la mia impressione che ci sia un'anima, all'interno della band, devota alla libertà lisergica di interpretare il rock a la Motorpsycho, con le armonie, la spinta degli accordi e il tiro della ritmica che portano proprio sulle loro coordinate soniche. Si chiude definitivamente con la psichedelica "Strange Illusions" e con una magistrale prova vocale, un ottimo album. Un disco denso di emozioni e rimandi musicali che hanno fatto epoca, rimessi in corsa con bravura e conoscenza storica, una band piacevolissima, ottimi musicisti e una produzione ben fatta che mette in linea temporale i suoni di 'Shades of Deep Purple' del 1968 con il nostro tempo. Tanta originalità nel mischiare le carte di un modo di fare rock che ha fatto storia, un disco da ascoltare a fondo e perdersi in un vortice di coloratissime sonorità.

(Karisma/Dark Essence Records - 2020)
Voto: 80

https://shamanelephant.bandcamp.com/album/wide-awake-but-still-asleep